24 gennaio 2008

SCEGLI, DUNQUE, LA VITA


Da lunedì prossimo fino a venerdì, don Maurizio ed io siamo a Manaus, capitale dell'Amazzonia (vedi foto). C'è l'incontro dei "missionari" italiani in Brasile: laici e laiche, preti, frati e suore. E' una riunione "nazionale" che si fa ogni tre anni, e a cui partecipano pure alcuni inviati del CUM di Verona (Centro Unione Missionaria) che coordina per conto della CEI lo scambio tra Italia e diversi paesi e continenti. Per noi questi incontri sono utili e attraenti soprattutto per rivedersi tra amici. Sono occasione, però, anche per la nostra formazione e l'approfondimento di temi importanti e urgenti. Quest'anno, ad esempio, si studierà la questione ecologica e ambientale. Non poteva esserci argomento più adeguato di questo per un convegno in Amazzonia!

Prima di partire faremo l'incontro delle Comunità di Itaberaì in preparazione alla quaresima. Ogni anno i vescovi brasiliani assegnano alle diocesi e parrocchie un tema sociale per dare alla quaresima una motivazione di solidarietà. Si chiama CAMPAGNA DELLA FRATERNITA' ed esiste dal 1964, secondo anno del Concilio Vaticano II. Quest'anno hanno fissato questo tema: Fraternità e difesa della vita - "scegli, dunque, la vita!" (Quest'ultima frase rimanda alla lettura del Deuteronomio, cap.30). E' un invito a guardare in faccia i pericoli e le minacce alla vita che sono in atto oggi. Non per farci disperare, ma per scuoterci e indurci a fare qualcosa. L'elenco dei fattori di morte del nostro tempo è assai lungo: crisi della famiglia, instabilità del lavoro, disorganizzazione dei servizi sanitari e della scuola, esclusione sociale, pregiudizi razziali e contro i poveri, violenza del traffico, violenza urbana, criminalità e traffico di droga, alcoolismo, e poi....inquinamento ambientale e spreco di acqua ed energia. Non siamo in grado di fare cose grandi, ma possiamo essere molto utili con le piccole: ridurre i danni ambientali, aiutare alcune persone a liberarsi dalle dipendenze di alcool e droga, distogliere bambini dalla malavita.

Non approfondirò l'argomento perchè in questo momento non vi può interessare: la vostra attenzione è concentrata sui guai italiani, che non sono pochi. I rifiuti a cielo aperto in campania e la mafia che non li lascia smaltire, i potenti corrotti, le pretestuose polemiche tra scienza e fede (quando io studiavo al liceo queste questioni erano già considerate superate), il pericolo incombente di una recessione mondiale, la caduta del governo. E ancora l'asprezza e arroganza dei discorsi e degli atteggiamenti. Una signora di Maserno mi scrive che domenica, nel carnevale locale, presenteranno un carro allegorico dei baci perugina e aggiunge: "Dillo con un bacio" - sarebbe molto meglio dire le cose con affetto che con odio. Adesso la gente sembra tutta inpazzita". Sono d'accordo. I Fioretti di San Francesco, bellissimo libro antico che tutti dovrebbero leggere, ricordano che il Santo, ad imitazione di Gesù, risolveva le questioni più spinose con la dolcezza, invece che con la severità. L'arroganza provoca arroganza. E' una escalation come quella delle armi. "Chi semina vento raccoglie tempesta".

Nel video una panoramica della foresta Amazzonica. In situazione di emergenza: ne bruciano decine di migliaia di chilometri quadrati ogni anno! Per osservarlo bene dovete passarlo tutto e poi fare il replay: così corre via veloce. Il video è collegato con altri che illustrano l'emergenza Amazzonia, ma i commenti sono in portoghese.


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