19 luglio 2014

CHIUSO PER FERIE !

Per i brasiliani i mondiali di calcio sono stati un grande successo . Hanno mostrato al mondo un paese bello, accogliente, e hanno smentito ogni previsione catastrofica: gli aereoporti, la logistica, il traffico urbano hanno funzionato, e le manifestazioni violente che ponevano in dubbio la sospensione dei giochi si sono dileguate dopo la prima partita. Gli stranieri sono rimasti affascinati. Molti hanno giá programmato ferie nei luoghi piú incantevoli: Pantanal, Salvador da Bahia, Rio, Recife, Foz de Iguassú, Manaus, eccetera. Invece é andata malissimo sul campo, con le ultime due partite disastrose della nazionale. Le sconfitte cosí nette, 7-1 e 3-0, hanno letteralmente rotto l´incantesimo. Perduta la speranza di vincere la coppa, i tifosi hanno dovuto scegliere o la Germania che li ha umiliati, oppure l´Argentina, eterna rivale sudamericana del Brasile. E bisogna riconoscere che l´hanno fatto sportivamente, sia pure con il cuore ferito.
Alla fine dei conti, il calcio é solo un gioco. Tragedia vera, invece, é la guerra. É terribile assistere di nuovo all´esplosione dell´odio tra Israele e la Palestina nella Striscia di Gaza: la violenza allucinante, l´invasione, la sequela di morti, feriti, case distrutte. Non riusciremo mai a capire come la Terra Santa di tre religioni possa continuare ad essere la terra dell´odio e dei massacri. Fin dai tempi di Mosé, Giosué, i Giudici, quando il popolo d´Israele si prese la terra di Canaan. Del resto noi, che ancora usiamo i salmi come preghiera, dobbiamo fare uno sforzo di rielaborazione ogni volta che leggiamo versi cosí: “Signore, tu hai scacciato le nazioni con le tue mani – e hai piantato i nostri padri al loro posto; - per farli crescere hai abbattuto altri popoli” (salmo 43). Ci sono dei salmi bellissimi, ma forse dovremmo lasciarne indietro alcuni come questo, dove sembra che il salmista faccia fare a Javhé “l´inchino” agli interessi del suo “popolo eletto”. Proprio come i calabresi inchinano le statue della Madonna davanti alle case dei capi-mafia, altro fatto di cronaca di questi giorni.
Questo é uno dei punti sensibili tra religione e ateismo. Noi esseri umani abbiamo bisogno di Dio, ma bisogna che impariamo a lasciarci trasformare e non usarlo come copertura per i nostri egoismi. Ogni re o imperatore, grande o piccolino, sentí il bisogno di avere un Tempio e una casta di sacerdoti che gli facessero l´inchino. La Bibbia, complessivamente, rivela un Dio che si pone sempre a difesa degli infelici e libera gli oppressi. É tutto un filone che va dall´Antico Testamento fino a Gesú: “Signore, chi puó assomigliarti, poiché tu liberi l´infelice dal prepotente e il misero dall´oppressore?” (salmo 34). Ma purtroppo c´é anche il filone della religione del Tempio e del Re, che adora Dio come giustificazione del potere e delle sue angherie: “Disse il Signore al mio signore: siedi alla mia destra, ed io faró dei tuoi nemici uno sgabello per i tuoi piedi.....ammucchierá cadaveri e schiaccierá teste per tutta l´immensitá della terra” (salmo 110). Era un salmo da cantare, probabilmente, il giorno dell´incoronazione del re oppure nelle feste di compleanno. La complicitá tra potere e religione, tra potere e sacerdozio, ha inquinato pure la missione della Chiesa. Bisogna imparare a distinguere tra il Dio del potere economico-politico e il Padre di Gesú, che ci vuole tutti fratelli.
Dopo questo post, Bartimeo chiude per ferie e puó anche darsi che non riapra piú. In settembre decideremo. Posteró qui alcune foto delle festicciole che mi hanno offerto il mese scorso, per non lasciarmi solo a ricordare i 50 anni trascorsi! In queste celebrazioni la gente diventa piú misericordiosa e generosa del solito. Perdona molto e riesce a inventare meriti che non sono mai esistiti. Ma questo mi ha fatto ricordare che Dio ci ha giá fatto, fin dalla nascita, due regali meravigliosi: la vita e l´amicizia. Perció ho fatto il proposito di chiedergli meno e ringraziarlo di piú.