Immagine della festa dei piccoli produttori agricoli di Itaberaì, l'associazione che promuove la fiera dei prodotti locali ogni giovedì pomeriggio, nella piazza della Chiesa parrocchiale. La festa, preceduta da una breve riunione-celebrazione a commento del brano di Vangelo della messa di oggi, si è svolta nella chacara della parrocchia (detta anche "chàcara di don Eligio" perchè da lui acquistata per mezzo di donazioni ed equipaggiata come centro di incontri).
L'associazione conta circa 70 famiglie iscritte, ma è assai più importante di quanto possano mostrare i numeri. Fino a qualche tempo fa molti sostenevano che era inutile distribuire terra perchè l'agricoltura di piccole dimensioni non si sostiene: prima o poi i piccoli proprietari sono costretti a venderla. Queste famiglie dimostrano il contrario: il loro problema grosso era la vendita dei prodotti a prezzi convenienti, e con la fiera libera lo hanno risolto. Vendono generi alimentari genuini, migliorano le proprie condizioni economiche e spesso i loro prezzi sono più bassi di quelli dei supermercati.
Chiudo qui la mia pagina perchè la festa non è ancora finita. Mi aspettano per mangiare la porchetta. Mi sacrificherò, in comunione con quelli di Maserno che fanno festa all'oratorio dei Bicocchi.
Nei prossimi giorni non aspettatevi molto da questo blog: sto incontrando difficoltà tecniche sul browser (si dice così?. Inoltre sono a casa da solo (il parroco è andato a visitare gli amici e don Maurizio è venuto in Italia). Sono in attesa di alcune pagine e foto della Silvia, direttrice dell'asilo San Francesco. Appena mi arriveranno ve le pubblicherò.
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