14 maggio 2008

IL CEPAMI DI ITAPIRAPUÃ


Di Aparecida Macedo Larindo, direttrice.

“Un sogno che si sogna da soli è appena un sogno – ma quando si sogna insieme diventa realtà”.

Il CEPAMI, Centro de Pastorale dei minori di Itapirapuã, é il risultato di questo sognare insieme e dell’ispirazione del Vangelo di Giovanni: “Chi accoglierà questo bambino in mio nome, accoglierà me” (9, 48a). All’inizio c’era solo la certezza della necessità di un locale per accogliere bambini e adolescenti a rischio sociale. L’equipe che diede inizio al progetto aveva, da offrire, molta fede e speranza di cominciare un progetto di vita che doveva durare, e molto amore da spartire con i bambini e adolescenti, oltre a fiducia nella solidarietà della comunità locale che contribuiva sempre con la merenda. Fu così che cominciò il sogno che, poco alla volta, crebbe, con grande difficoltà poiché oltre a non possedere mezzi finanziari, le attività socio-educative inizialmente si svolgevano sotto gli alberi o dentro alla Chiesa di San Sebastiano, e in seguito in un salone comunitario pure della chiesa, ceduto da Padre Francesco Capponi (a quel tempo parroco, ideatore e co-fondatore del Cepami).

In seguito (dal 2002 al 2006) fu costruita la sede propria, con l’aiuto solidale dell’Italia, per mezzo di una convenzione stretta tra l’Associazione Modena Terzo Mondo, il nostro Municipio e la comunità locale. Il lavoro era realizzato per mezzo di volontariato. Tutto ciò aiutava a rafforzare la fede dell’equipe e la certezza della grazia di Dio sempre presente.

Se analizziamo questa iniziativa nell’ottica capitalista, non riusciremo a capire la missione profetica del progetto, ossia l’azione umana del pastore che accoglie e si prende cura delle sue pecore, cercando di evitare che si perdano. Il Cepami è sorto nel 1996 e continua a lavorare in questa prospettiva di dimostrazione di affetto, accoglienza e lavoro collettivo, dove ciascuno possa dare il suo contributo agli altri per scoprirsi insieme come operatori nel quotidiano della famiglia e socio-educativo. Cerchiamo sempre di più di risvegliare nei bambini e adolescenti principalmente l’auto-stima perduta, spesso già nei primi anni dell’infanzia.

La maggior parte dei bambini e adolescenti che partecipano alle attività del Cepami, sono originarie di famiglie povere che lavorano tutto il giorno per sopravvivere. Altre sono disoccupate o lavorano lontano da casa, perciò rimangono fino a due settimane o un mese intero senza ritornare a casa. I figli, in questo caso, rimangono affidati alla responsabilità dei fratelli maggiori (anch’essi minorenni, a volte di 12 anni), oppure nonni, zii, o altri parenti. Esistono pure casi di madri con tre figli in cui il padre se n’è andato e la mamma si prende da sola le loro cure, affidandosi solo ai programmi assistenziali dei governi.

Itapirapuã non fa eccezione alla regola della maggioranza delle città brasiliane in cui non esistono programmi per generare posti di lavoro, e la mancanza di lavoro ha contribuito in modo impressionante allo sfascio familiare, provocando aumento di violenza verso i bambini e gli adolescenti sotto diverse forme: abbandono della famiglia, denutrizione, aggressioni fisiche e verbali, violenza sessuale (nella maggior parte dei casi accade dentro alla famiglia stessa). Tutto ciò ha elevato il numero di bambini e adolescenti che sopravvivono per strada, sottoposti alle intemperie che comporta questo tipo di vita. La violenza sui bambini aumenta in quantità ed accade in età sempre più precoce.

Il Cepami cerca di lottare contro le conseguenze di queste situazioni, prodotto di ingiustizie sociali, attraverso attività socio-educative e sportive. Stimola i bambini e gli adolescenti a cercare un Nuovo Cammino, per costruire una Nuova Realtà, insieme ai suoi familiari, basata sulla convivenza familiare e comunitaria, con molto dialogo e sforzo di aiutarli a comprendere la realtà in cui vivono.

Oltre alle attività sviluppate all’interno delle strutture del Cepami, l’ente cerca pure di inserire i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie nella comunità locale, facendoli partecipare alle celebrazioni della comunità, alle feste dei patroni e alle commemorazioni socio-culturali della città. Sfruttiamo ogni occasione che si presenta per farli mettere in mostra il loro talento, perchè, secondo noi, questo è il modo più efficace di aiutarli a credere in se stessi e a sentirsi cittadini. Il Cepami incentiva la loro partecipazione.

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