

I senza-tetto che occuparono nei giorni scorsi un'area lottizzata di Itaberai e furorono scacciati con l'uso della polizia, non hanno ottenuto niente. I senza-terra accampati sulla strada Itaberaì-Itapuranga (cento famiglie) attendono da due anni senza vedere la fine delle loro sofferenze. Il processo di Riforma Agraria è fermo. Sono tempi duri per i gruppi organizzati. Giovedì sera sono andato a visitarne uno: l'accampamento Paulo Farias, 52 famiglie. Si trovano a una decina di chilometri da qui. Una signora giovane con una bimba di due anni ha detto: "Noi dobbiamo assolutamente andare via. L'acqua del pozzo sta finendo, e siamo solo all'inizio della stagione secca. Di giorno si brucia sotto i teloni di plastica, e di notte fa freddo. Non voglio far crescere la mia bimba in questo posto. E' una vita troppo dura. Bisogna che andiamo sulla terra. Riforma agraria o no, ci accampiamo là, nella fazenda, dove almeno ci sia l'acqua pulita e uno spazio per piantare ortaggi e allevare qualche pollo". Il responsabile dell'accampamento ha confermato: "Siamo ai bordi di una strada statale, ma nessuno si ferma. Non diamo fastidio a nessuno, perciò nessuno si muove nè contro di noi nè a nostro favore. Le autorità ci ignorano. La gente ci ignora. Non ci viene a trovare nessuno, tranne lei e un giovanotto della borgata quì vicino. Il comune non ci dà nemmeno l'assistenza medica! Ho presieduto altri accampamenti in località diverse, e non ho mai visto una città così displicente verso gli accampati. Purtroppo, se non si invade la terra o almeno gli uffici dell'Incra (Istituto Nazionale Colonizzazione e Riforma Agraria), non si ottiene nulla".
Negli anni scorsi è' stato detto e ripetuto: "Siamo in democrazia. I diritti devono essere rivendicati e ottenuti per vie legali e pacifiche". E in chiesa abbiamo gridato: "Terra e giustizia, senza paura e senza violenza". Il Movimento Senza Terra (MST) utilizzava le occupazioni illegali e la lotta di classe. Allora questi qua hanno fondato il Movimento Lavoratori Senza Terra (MLST), che non fa le occupazioni e non ha ideologie classiste, ma segue solo, pragmaticamente, le vie legali. Che cosa hanno ottenuto? Solitudine, abbandono e indifferenza. Ci sarebbe molto da dire, ma oggi compio il 44mo anno della mia ordinazione: perciò non voglio insistere su questo dato negativo.
A stare a quanto si dice, problemi ancora più grossi sono in arrivo perchè la torta sta diventando più piccola. Perchè pensare al domani? Ad ogni giorno la sua pena. Per il momento godetevi le vacanze al mare. Buona estate a tutti, e arrivederci a settembre. Sotto, potete godervi (se vi piace) un video che presenta Goiania, capitale dello Stato di Goiàs.
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