10 marzo 2008

IL TEMPO CHE VOLA VIA


Sembra ieri, celebravamo il rito delle ceneri (vedi foto). E ora siamo già all'ultima settimana di quaresima. Lo so, questi sono i discorsi sciocchi da fare sulla porta del bar del paese, coi vecchietti come me (ma quì il bar ha uno stile diverso, io non ci vado mai...non c'è il caffè espresso!) L'ufficio divino, in vista della settimana santa imminente, ci propone una meditazione assai più profonda e inquietante: "Dio ha scelto ciò che il mondo considera debole per confondere ciò che è forte. Dio ha scelto ciò che per il mondo è senza importanza e spregevole, ciò che non serve a nulla, per mostrarci che ciò che consideriamo importante, in realtà, è inutile". E' un brano della lettera di Paolo ai Corinti (II cor. 1, 27-30, che ci prepara a vedere Cristo deriso e messo in croce e capire che non è come sembra. Sembra il fallito, ed è il vincitore; quelli che lo deridono sono i perdenti. Tutto al rovescio del modo di pensare umano. Imparassimo così, una buona volta, a non disprezzare noi stessi e quelli come noi: per infilarci tra le masse anestetizzate dalla propaganda, ad adulare e leccare i piedi ai presunti "grandi".


Oggi ho copiato dall'ufficio perchè non ho altro da dire. Sono stato impegnato con due giorni di riunione della Coordinazione Diocesana che mi hanno letteralmente steso a terra. Quanti argomenti, quanti problemi. Discorsi, opinioni, proposte, richieste... mi sono stancato da morire. Sono venuti a parlarci quelli della Pastorale della Terra, ci hanno spiegato in lungo e in largo le gravi problematiche ecologiche e ambientali del paese e della nostra regione. Chiedono ai preti un impegno per costituire altre equipe di pastorale e lanciare altre iniziative in difesa dell'ambiente. Di pastorali ce ne sono già tante! La situazione è grave, ma credo che non ci sia di meglio da fare che una novena di preghiera perchè Dio salvi la terra dai disastri prodotti dalla nostra economia....


Non dubito che anche il Vescovo sappia, che nessuno di noi è in grado di fare tutto quello che ci sarebbe da fare! Come dice la poesia, "passata la tempesta odo augelli far festa!" Non bisogna impressionarsi troppo. E' un vecchio vizio di tutti noi di andare alle assemblee pieni di tensioni per i mille problemi del mondo, ad esigere che "gli altri" facciano questo o quello. Oggi ci siamo, domani non ci siamo più, eppure crediamo di avere il diritto di caricarci a vicenda di obblighi. Solo sei mesi fa, quì a Goiàs, non ricordavano nemmeno che io esistessi. Perchè mai dovrei, ora, sentirmi responsabile e in obbligo di corrispondere a tutte le aspettative che saltano fuori? Sono venuto solo a dare una mano: di buon cuore farò quello che posso.


Intanto ieri sera la televisione trasmetteva una reportage approfondita sul turismo sessuale degli italiani a Fortaleza. Una storia assai squallida e indecente. La polizia ci lavora da anni, ormai, perchè è un vero traffico di schiavette minorenni... Concittadini, che figura ci fate fare?

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