8 dicembre 2007

CHI E' BARTIMEO



Nella foto: particolare di un incontro nella Vila Boa Esperança, una delle più povere della periferia di Itaberaì. Povera economicamente: ma ricca di ragazzi, di vita e di voglia di stare insieme.

Bartimeo è nome del sito, in ricordo di Padre Chico Cavazzuti, rimasto cieco in un agguato teso dagli amici del latifondo, nel 1987 (27 agosto). Lo potete vedere nella foto sul bordo del blog, al centro: col suo bastoncino cammina tra la folla della Romaria dos màrtires, celebrata dalla nostra Diocesi il 4 ottobre scorso in memoria del suo sacrificio e per salutarlo nell'imminenza del suo ritorno in Italia, a Carpi, la sua Diocesi di origine.

Questo blog, però, vuole essere anche uno spazio per tutti i Bartimeo grandi e piccoli che continuano a gridare ogni giorno. E per le comunità ecclesiali di base e i movimenti popolari che fanno proprio e amplificano il loro grido. Invece di farli tacere, come pretendevano i discepoli di Gesù dal cieco, gridano assieme a loro.

L'economia globalizzata li produce a milioni e li ammucchia nelle periferie. E' previsto circa un miliardo di favelados, nelle periferie del mondo intero, nei prossimi dieci anni.
Gli economisti non sanno, o fingono di non sapere, che se non ci fosse speranza per loro non ci sarebbe per nessuno. Il loro grido è la salvezza per tutti noi. Infatti Gesù è con loro. Loro sono Gesù sofferente oggi, che redime l'umanità.
C'è più luce e più vita nelle favelas che nei favolosi santuari moderni del denaro e del mercato.

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