Adolescenti rovinati: oggi una signora mi ha detto: “Mi sono inginocchiata lí nell´orto, sulla polvere, in preda alla disperazione, e ho pregato: “Nossa Senhora Aparecida, tu sei la madre di tutti e capisci la mia angoscia. Vieni in mio soccorso, devo salvare mio figlio”. Ha un ragazzo di 16 anni viziato in crack e che ruba per drogarsi. Il giudice lo ha affidato in parte alla parrocchia per fargli fare qualche ora di lavoro volontario, e in parte a me per seguirlo nella scuola. Come ultima alternativa alla galera. Quante famiglie sono in questa situazione: povere, senza un lavoro fisso, disistrutturate, senza istruzione, senza difese! Nel dolore la madre trova le parole e la preghiera le irrompe dal cuore. Come nell´Esodo biblico, Dio puó trasformare il grido in un punto di partenza per un percorso di liberazione.
Omosessuali: dal mio punto di vista, i problemi che devono impegnarci sono la miseria, la droga, la corruzione, la vita senza speranza e priva di senso. Peró anche gli omosessuali rivendicano paritá di diritti. Che cosa si deve fare? Una notizia di questi giorni che ha fatto scalpore e suscitato polemiche in Brasile: “Dopo una riunione, mercoledí 25 maggio, con deputati della cosiddetta “bancada religiosa”, il governo ha deciso di sospendere tutte le produzioni che erano in via di pubblicazione da parte dei ministeri della Sanitá e dell´Educazione, sulla questione dell´omofobia. Secondo il ministro Gilberto Carvalho, della Segeteria Generale della Presidenza della Repubblica, la presidente Dilma Rousseff ha assistito ai video del cosiddetto “kit anti-homofobia” e non le é piaciuto il tono delle produzioni”.
Il kit é stato elaborato da enti di difesa dei diritti umani e della popolazione LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e travestiti) ed era destinato all´uso delle scuole per educare, secondo gli autori, estirpando pregiudizi che provocano violenza contro le minoranze “sessualmente diverse”. La Dilma ha proibito anche la distribuzione e ha fatto ritirare quanto era stato giá distribuito. “Chi fa un video per le scuole deve informare senza dare giudizi di valore” – avrebbe giustificato la Dilma. Ho guardato un pó di questi video e non ho visto nulla che, a mio parere, si possa definire educativo.
Diverso, invece, é il dibattito in parlamento per riconoscere paritá di diritti ai contratti tra omosessuali conviventi. La lobby religiosa, evangelica e di una parte cattolica, si schiera contro, sostenendo che un riconoscimento legale (non di un matrimonio gay, ma appena di un contratto registrato) indebolirebbe la famiglia eterosessuale regolarmente sposata al civile e in chiesa. Francamente non capisco perché, e mi pare che la grande maggioranza dei brasiliani non lo capisca. Sará perché gli eterosessuali si sposano con poca convinzione e hanno bisogno di una spinta delle istituzioni?
Pentecostali: ho incontrato un distinto parrocchiano al supermercato. In abito nero e camicia bianca con il colletto abbottonato (é il distintivo dei pentecostali rigorosi), mi ha salutato con un sorriso: “Ora sono evangelico” mi ha detto cordialmente, porgendomi la mano. In quel posto non era il caso di chiedergli perché. Sono smentiti quanti sostenevano che la pastorale delle comunitá di base era la causa. Questo signore é stato per anni sindacalista dei latifondisti in questa diocesi schierata coi senza terra. Era arrabbiato con noi, ma non aveva mai cambiato chiesa. Ora la teologia della liberazione é ridimensionata (almeno nella pratica), e i ricchi hanno ottenuto tutto lo spazio che volevano. Ma non basta: lui se ne va. L´onda pentecostale avanza. Risponde a delle aspettative che noi non soddisfiamo. Piaccia o no, sia giusto o sia sbagliato, ci sono migliaia di chiese e bisogna farsene una ragione. Il mio cappellano, quando da chierichetto sbagliavo una risposta della messa, mi dava uno scapaccione: oggi il laico fonda una chiesa per conto suo. L´unitá delle Chiese cristiane (“che siano uno come io in Te e tu in me”) va pensata come una comunione in Cristo e non in una unica istituzione. E noi dovremo sentirci evangelicamente “un pugno di lievito” tra tanti, e lasciar perdere l´arroganza!
Compleanno: la morte si avvicina. Pussa via, brutta strega! Succede anche a voi di pensare alla morte quando compite gli anni? A me sí, io ci penso un pochino, perché ben che vada il mio tempo di vita si accorcia. Peró scaccio subito il pensiero e mi metto nelle mani di Dio. Gli chiedo che non mi lasci soffrire per anni ed anni in condizioni disumane, se é possibile. Santo Alfonso, quello dé Liquori, insisteva che dobbiamo pensare alla morte per vivere meglio. La gente di Itaberaí ci pensa: quasi tutte le famiglie pagano una tassa mensile ad una impresa funeraria per avere un funerale decente assicurato, senza pesare sui familiari. Ad Itaberaí ci sono otto o dieci famiglie che abitano proprio di fronte all´entrata del cimitero, e si sorbiscono come minimo due o tre funerali al giorno sulla porta di casa. Quelli sí che hanno occasione di fare le meditazioni che voleva Santo Alfonso! Per amore o per forza.

Bilancio: In seminario ci consigliavano di sfruttare questa data per fare un bilancio della vita. Quí a Goiás c´era un benedettino francese che, ad ogni compleanno, ci faceva un lungo discorso rievocando il suo passato. Non annoiava nessuno, perché era molto simpatico e facondo, e poi aveva una storia un pó particolare: aveva militato nella resistenza francese, era stato in campo di concentramento, ed era l´unico sopravvissuto di una fuga favolosa attraverso un tunnel che é stata immortalata anche anche da un film famoso negli anni 50 (Stalag 17, mi pare). É morto in Francia, il giorno dopo aver festeggiato il suo 80o compleanno con gli amici. A me invece piace rievocare da solo. Quando penso di raccontare agli altri, una voce dentro di me mi soggerisce: “Chi se ne frega!” Credo che sia il mio angelo custode. Una convinzione che mi ha trasmesso il cappellano don Aldo Luppi quando ci faceva scuola di religione alle elementari: “L´angelo custode parla al vostro orecchio destro, e vi suggerisce il bene. Il diavolo parla all´orecchio sinistro, e vi insegna il male”. Funziona. Solo che con me si sono scambiati i posti: il mio angelo sta a sinistra.
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