L´organizzazione della festa era delle due comunitá protagoniste e della CPT diocesana. Queste feste sono ormai ripetitive. C´é poca fantasia, forse perché dietro c´é poca realtá. Si é fatta una celebrazione della Parola, bella ma in tono dimesso. Poi un pó di folklore e l´assegnazione dei trofei "Dom Tomás Balduino" agli operatori della pastorale della terra. Scambio di onorificenze interne, in famiglia. L´unico che ha detto una cosa nuova (importantissima) é stato Ivo Poletto. Ha lanciato una campagna contro il nuovo Codice Forestale votato dal Parlamento, che premia chi ha distrutto e continua a distruggere foreste, sorgenti e fiumi. Ivo sottolinea l´intenzione della Presidente Dilma di vetarlo, e nel caso che il Parlamento annulli il suo veto suggerisce, alla stessa Dilma e al popolo brasiliano, di raccogliere firme per un referendum popolare sulla questione. Era presente anche la nostra deputata federale di Goiás, Marina, che ha votato contro il codice.
La Diocesi di Goiás, insignificante come numero di abitanti e importanza nel contesto mondiale, é stata un tempo segno dell´amore di Dio verso le minoranze oppresse e disprezzate: solidale nella lotta coi contadini e lavoratori delle categorie piú umili, con gli esclusi ed emarginati di ogni genere. Per questo, oggi, puó celebrare ancora queste giornate della memoria. Venivano da lontano a vedere e a cercare le tracce della "Chiesa del Vangelo": molti per ravvivare la propria fede e speranza, qualcuno con l´intenzione di distruggerla. Adesso é insignificante. Stiamo preparando l´ennesima Assemblea Diocesana ed io non constato nessuna ripercussione. Nessuno ne parla nemmeno in diocesi, eccetto gli addetti ai lavori. Tuttavia c´é gente che, a modo suo, cerca il Regno. Lo cercano rifugiandosi nei luoghi sacri, attorno agli altari, nelle piu svariate chiese, invece che sulle strade dove ci sono i feriti in attesa di una Chiesa samaritana. I benestanti forse per ringraziare Dio e sentirsi rassicurati, i poveri perché hanno bisogno di un rifugio e di una mano che li sorregga. Non é quello che sognavo, ma vivo qui, perció ritengo che la mia vocazione sia aiutare come posso. Bisogna ammettere che la situazione é diventata molto piú complessa. C´é molta fede. Ho l´impressione che la gente abbia bisogno di un bagno di amore, onestá e gratuitá. Sarebbe una rivoluzione anche questa. Se le lotte non concludono niente vuol dire che bisogna risanare l´essere umano anche dentro,perché non é pronto per vivere nello spirito del Regno.
Cambiamo argomento. Google (il Grande Fratello) ci ha avvertiti: il 21 giugno era il solstizio di sole. Estivo nell´emisfero nord, invernale in quello sud. Non ci si fa nemmeno caso, ma influisce!
In Italia c´é qualcosa di simile: non proprio le feste di giugno, ma le feste dei patroni in montagna, nelle chiese parrocchiali e cappelle, hanno diversi ingredienti identici. Messa, crescentine, zampanelle, vino, danze. Poi avete avuto la festa di Pontida, no? Suppongo che quella sia a base di salsicciotti, e l´omelia la fanno i politici. Quelli che guadagnano piú di 20 mila al mese per patrocinare (per finta) la secessione.
Dopo la preghiera (o la messa, quando c´é il prete) si accende il faló, e si fa l´alzabandiera. La bandiera é un quadrato di legno, ornato con fiori e carta colorata, sul quale é incollata la stampa del santo. La si infila su un´asta di una decina di metri e la si innalza cantando l´inno. Rimarrá lí per un buon tempo, a protezione delle famiglie e della fazenda. Prima di innalzarla tutti baciano devotamente il nastro che pende dalla bandiera. É un atto religioso importantissimo per la gente: una comunione con Dio attraverso il santo. Poi, come ho giá raccontato, iniziano le danze, si mangia, si beve e si chiacchiera. É il seguito naturale della comunione.
Un tempo era frequente il conflitto tra questi culti popolari e la chiesa ufficiale. I parroci, benché scarsi di numero e impossibilitati a rendersi presenti in tutti gli angoli delle parrocchie per la distanza e la mancanza di mezzi di trasporto (il piú veloce era il cavallo), erano gelosi e inveivano contro la "superstizione". Di solito era un conflitto unilaterale. Se il prete andava, era ricevuto bene e la gente si sentiva onorata, purché non rompesse le tradizioni. Negli ultimi tempi l´aria del Concilio da un lato, la facilitá di locomozione e comunicazione dall´altro, hanno rimescolato le cose. La gente conosce gli usi della religione "ufficiale" e li adotta come puó, e i preti accolgono quella "popolare" come un segno di fede.
Anche i gusti si sono affinati. Nelle settimane scorse ho avuto occasione di partecipare a feste di campagna assai modernizzate. L´organizzatore della festa ha fatto fare tre tele dipinte a mano, con le immagini dei santi di giugno: Antonio, Giovanni Battista, e Pietro. Con i tre quadri ha preparato una cassa a tre facce da infilare nel "mastro", che é l´asta della bandiera. Cosí innalza tre bandiere tutte insieme. E tutte d´autore, mica poco: addio alle vecchie stampe di carta. E poi c´é un piccolo coro che canta come Dio comanda. Si fa la comunione eucaristica. Il prete é di casa. Se volesse gli lascierebbero fare a lui anche l´innalzamento del mastro. In quel momento io mi tolgo il camice e mi metto tra i fedeli. Vado a baciare i nastri come tutti. Non mi sembra giusto togliere alla gente il piacere di dirigere il loro culto a modo loro, e gridare a squarciagola i loro "viva". La partecipazione alla festa la interpreto come evangelizzazione: di piú, mi sembrerebbe puro colonialismo. Ricordo, in un passato ormai lontano, di venire a sapere da indiscrezioni di qualcuna di queste feste che avevano celebrato di nascosto, per paura che il prete si mettesse in mezzo.
C´era anche un motivo economico in un simile atteggiamento: durante queste feste si usava raccogliere parecchie offerte, che venivano spese in cibi e bevande. Il resto rimaneva agli organizzatori. Non dubito che qualcuno ci pagasse anche qualche debituccio....
Infine, giá che siamo in argomento, vale informare che é ancora vivo il costume di celebrare il "Battesimo di San Giovanni", detto anche "Battesimo del fuoco". Consiste nel battezzare facendo tre giri intorno al faló della festa. In mezzo alla gente ci sono tanti battezzatori (e poi diciamo che mancano le vocazioni!). Il battezzatore prende una piccola bacinella o una brocca d´acqua, recita tutte le preghiere che sa a memoria, asperge il battezzando nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Poi chiede al padrino o madrina di prendere per mano il figlioccio, e li accompagna a fare tre giri intorno al fuoco. Dev´essere ció che resta dei tempi in cui non c´erano preti. La gente battezzava al fuoco, senza registrare. Poi aspettavano il passaggio di un prete per mettere tutto in regola. Molti preti condannavano queste pratiche, ma la gente sapeva che il prete non conosceva le loro condizioni. Per loro era l´unico modo di non restare senza Dio. Adesso tutti sono battezzati, ma molti ci tengono a farsi battezzare anche al faló. Chi lo sa, un battesimo in piú é sempre una sicurezza. Pure io sono padrino di alcuni a questo battesimo: me lo chiesero, e come facevo a dire di no? Essere richiesti é un atto di stima.

Questo era nel Vangelo di Matteo dell´ultima domenica: lettera ai Romani. Voi che siete stati battezzati siete morti al peccato e vivi per Dio (per Dio, che espressione modenese!).
Termino con una nota triste: nell´anno in cui la Chiesa ha lanciato la Campagna "Fraternitá e difesa del pianeta", sembra che vada tutto in direzione opposta. Vi ho giá accennato alla legge votata in Parlamento contro le foreste, i fiumi e le sorgenti. Ma c´é di piú: via libera quasi completa all´uso di agrotossici. È la legalizzazione dell´assassinio della natura. Ecco cosa scrive il Dr. Althen Teixeira Filho, professore titolare dell´Universitá federal di Pelotas, Instituto de Biologia (fonte Adital - traduco solo alcuni paragrafi del lungo articolo):
"Gli agrotossici (....) sono quello che sono: veleni sintetici di alta potenzialitá prodotti dall´uomo per uccidere infestanti. (...) Sono biocidi - uccidono tutto ció che é vivo! É vero anche che "il mondo ha fame", ha bisogno di essere alimentato e diverse volte al giorno. Tuttavia, chi é informato sa che la produzione di alimenti é sufficiente al fabbisogno globale. Allora, perché esiste ancora gente che muore di fame (perfino bambini ancora nell´utero, le loro madri, gli anziani)? La risposta, tanto semplice quanto disumana, é che i governi/le imprese non sono interessate e non hanno struttura né si preparano per distribuire gli alimenti prodotti. In qualche caso, come nella gran parte di grani prodotti dall´agrobusiness nazionale, la prioritá é alimentare animali. Sommiamo a questo il fatto che, oggi, i grani non servono solo ad alimentare, ma sono diventati una cosa chiamata "commodity", per equilibrare o squilibrare il bilancio commerciale. Sono affari!"
"L´argomentazione che discute le differenze tra "volume" (di agrotossici) e "quantitá", non é altro che un raggiro di parole e un discorso illusorio. Le dosi sono abusive, delittuose, sproporzionate e rispondono solo agli interessi criminali delle imprese. Le erbe infestanti e gli insetti o funghi sorgono da cicli biologici naturali o sono causati dallo sfruttamento sbagliato delle piantagioni (é il fatto piú comune), come nelle coltivazioni commerciali (monoculture) che distruggono l´equilibrio tra predatori e prede. Molti infestanti, cosí come molte piante invasive, sono, in realtá, elementi fondamentali e propri della vita di determinati biomi. Esse hanno il loro nome alterato per ingannare i meno attenti. Puro e semplice trucco di furbacchioni". "Mi é giá accaduto di vedere produttori familiari che producono con qualitá, senza agrotossici, e devo aggiungere che questo gruppo non é piccolo. L´interessante é che essi sono ostacolati e abbandonati al proprio destino, con un sostegno irrisorio - un vero e proprio affronto - da parte dei programmi dei governi".
É giá stato dimostrato che i biocidi hanno bisogno di aumento di dose di applicazione, poiché gli infestanti diventano resistenti - ci stanno avvelenando ogni volta di piú e di piú. Abbiamo anche il cambio di biocidi. Il CTNBio ha giá ricevuto una richiesta di ricerche per l´applicazione del famoso "agente arancia", polverizzato da mercenari sul Vietnam durante la guerra, e che fu responsabile della morte in agonia di migliaia di persone per malformazioni e anche di morte fetale di altrettanti indifesi innocenti. E com´é che un organismo riceve un veleno di questo tipo? Con morte cellulare e alterazioni gravissime".
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