Foto: il Centro Comunitario Lago Primavera in fase di completamento.
Nella vita c´é sempre da imparare. Gesú era un giovanotto proveniente da una famiglia di Nazaret, piccolo villaggio della Galilea. Era conosciuto come artigiano che andava per le case e i villaggi per guadagnarsi da vivere con piccoli servizi domestici: riparare sedie, aggiustare un tetto, e cose del genere. Doveva essere considerato un pó strano, perché non si era mai sposato e non aveva figli. Questo modo di vivere non era ben visto né dai parenti né dalla gente. Era riprovevole: la famiglia é tutto, e lui la lasció! A 28 anni era fu affascinato dalla figura di Giovanni Battista, che predicava la conversione e prospettava il Regno di Dio giá in arrivo. Andó a farsi battezzare e a passare un periodo con lui. Si era innamorato di questa idea: il Regno dei cieli. Ma poi scelse un´altra strada per annunciarlo e realizzarlo: non la via delle minaccie come Giovanni, ma la via dell´amore. E si mise subito all´opera: andó ad abitare a Cafarnaum in casa di Simone e Andrea, due amici che aveva conosciuto al seguito di Giovanni Battista, e cominció a percorrere cittá e villaggi della Galilea. Ripeteva la stessa parola del Battista: “Convertitevi”. Ma aggiungeva: “Il Regno di Dio é giá in mezzo a voi”. Non spiegava cos´era questo Regno di Dio, ma curava tutte le infermitá e un giorno, commentando Isaia dove dice che i ciechi vedono, i sordi odono, gli storpi camminano, i lebbrosi sono mondati e ai poveri é annunciata una buona notizia”, egli dichiaró: “Questo passaggio delle Scritture oggi é giá una realtá in mezzo a voi!”
José Antonio Pagola, l´autore che sto leggendo, racconta la vita di Gesú in questo modo, e mi ha stregato. Scrive: “Gesú sorprese tutti con questa dichiarazione: “Il Regno di Dio é giá arrivato”. La sua sicurezza deve aver causato un vero e proprio impatto. Il suo atteggiamento era troppo audace: Israele non continuava dominato dai romani? I contadini non continuavano oppressi dalle classi potenti? Il mondo non era pieno di corruzione e ingiustizia? Gesú, tuttavia, parla e attua mosso da una convinzione sorprendente: Dio é giá qui, ed opera in maniera nuova. Il suo regno ha cominciato ad aprirsi un cammino in questi villaggi della Galilea. La forza salvatrice di Dio é giá in marcia. Gesú sta sperimentando questo e vuole comunicarlo a tutti. Questo intervento decisivo di Dio che tutto il popolo sta aspettando non é affatto un sogno distante; é qualcosa di reale che si puó captare giá fin d´ora. Dio comincia a farsi sentire. Nel piú profondo della vita si puó giá percepire la sua presenza salvatrice”. (José Antonio Pagola, Jesus, approximação histórica, editora vozes, 2011, 2ª edizione brasiliana).
Nonostante Gesú, dopo duemila anni continuano le disuguaglianze e le ingiustizie tra i figli di Dio Padre. L´organizzazione del mondo é una macchina complicata. Ognuno ha il suo ruolo, scelto e agognato oppure accettato per mancanza di alternative: e le persone, normalmente, lo svolgono il meglio possibile, per la propria sopravvivenza, per goderne i vantaggi, per fare carriera. Il ruolo dei farisei, quello di Erode Antipa, quello di Pilato, di Caifa e degli altri sacerdoti che lavorano per il Tempio e non per il Regno, quello dell´imperatore Tiberio. Cosí funzionano le cose: e ora che siamo quasi 7 miliardi esse sono ancora piú complicate. Grazie a Gesú, tuttavia, molti poveri e umili schiacciati e sballottati dal sistema, gli ultimi che nessuno vuole tra i piedi (nemmeno chi si fa una carriera in loro nome), continuano a sentire che la salvezza é in atto e il Padre dei cieli é presente.
Parole di uomini e donne dell´assentamento dom Fernando, giovedí scorso, dopo la lettura del vangelo delle beatitudini: “Siamo poveri di denaro e di molte altre cose ma ricchi della presenza di Dio. Noi non abbiamo la luce elettrica e viviamo in baracche di paglia. Abbiamo paura che il temporale porti via la nostra capanna. Le autoritá ci perseguitano e discriminano, minacciano di togliere la terra ad alcuni di noi, ritardano i finanziamenti per la casa e la piantagione. Non siamo ricchi, perché i ricchi non vivono nel buio e in mezzo al fango, ma abbiamo ottenuto una terra buona e il raccolto promette bene. Abbiamo il sufficiente per vivere con dignitá. Con maggiore forza di spirito possiamo migliorare ancora molto: ci vuole solo piú comprensione e unione”.
E ora, un pó di notizie brasiliane:
Folha de São Paulo: “La presidente Dilma Rousseff ha ottenuto la sua prima vittoria nel legislativo mantenendo il valore di R$ 545 per il salario minimo. Nell´ultima votazione, che bocció la proposta di R$ 560, furono 361 voto contrari, 120 favorevoli e 11 astenuti. Quel valore fu appoggiato dalle centrali sindacali e dall´opposizione. Nella votazione anteriore, dell´emendamento presentato dal PSDB di R$ 600, furono 106 voti a favore, 376 contrari e 7 astenuti. Il testo approvato questa notte (ndt: mercoledí 16) stabilisce anche la politica di valorizzazione del salario fino al 2015, con base nella regola di applicare il valore dell´inflazione piú l´indice di crescita dell´economia di due anni prima. Secondo il governo 47,7 milioni di persone ricevono il salario minimo, tra lavoratori formali e informali (questi sono 29,1 milioni) e beneficiari della Previdenza sociale (18,6 milioni). Secondo questa regola il Ministero prevede il minimo di R$ 616 nel 2012”.
PS: il valore precedente del salario minimo era di R$ 540. I deputati, nel dicembre scorso, si sono dati un aumento del 61% che, a conti fatti, é risultato in quasi 2 mila reali in piú sul loro salari, che ora oltrepassa i 19 mila reali al mese. La giornalista Raquel Julia, su Adital, informa che il valore del salario minimo secondo i criteri stabiliti dalla Costituzione, cioé il soddisfacimento delle necessitá primarie dei cittadini brasiliano, dovrebbe essere di 2.194,76 reali. La differenza é di “soli” R$ 1.649,76.
PS2 – Il prezzo dell´etanolo é salito da 1,49 reali a 1,85. I prezzi degli alimentari sono quasi raddoppiati. Sará effetto del dissesto cambiale provocato dalla crisi dei ricchi? O che le associazioni dei produttori, mentre sostenevano la “campagna in difesa della vita” di alcuni vescovi di S. Paulo, hanno approfittato della distrazione per alzare i loro ricavi? Lula, a fine anno, era distratto dalle innumerevoli feste di addio che gli hanno allestito, e piangeva il pianto dell´eroe costretto ad andare in pensione.
AFROPRESS (Fonte Adital): Nella prima intervista esclusiva concessa ad Afropress la nuova ministra del SEPPIR, la sociologa Luiza Barros, ha detto che sfrutterá il fatto che il 2011 é dichiarato dall´ONU l´Anno degli Afrodiscendenti per proporre alle banche, alle imprese di sicurezza, agli shopping e alle centrali sindacali che facciano uno sforzo per combattere il razzismo istituzionale e reprimere le situazioni di discriminazione sempre piú frequenti in relazione al consumo. Il caso piú recente é accaduto a un bambino negro – T., - portato in una stanzetta da guardie dell´Ipermercato Extra, della Marginale Tietê, Zona Est di São Paolo, dove fu sottoposto a umiliazioni e minacce, secondo la denuncia della famiglia. "Noi siamo inadequati per le banche, per i supermercati, siamo inadequati per qualsiasi tipo di posto nel quale, storicamente, la presenza bianca é stata predominante” ha affermato, aggiungendo che l´appello sará affinché questi settori “si mettano nel posto in cui devono mettersi, che é quello di impedire questo tipo di comportamento dei loro funzionari, dei dipendenti, che agiscono secondo quello che noi chiamiamo razzismo istituzionale".
Temi dell´analisi di Congiuntura della 25ª Conferenza Episcopale Brasiliana – 15-17 febbraio scorsi - elaborata dal Prof. Daniel Seidel dell´Universitá cattolica di brasilia (non é documento ufficiale ma viene presentato ai vescovi perché abbiano presente la situazione reale nei loro dibattiti di carattere pastorale):
- A livello internazionale, si percepisce lo svuotamento del Forum Economico Mondiale di Davos, mentre fiorisce il Forum Sociale Mondial – FSM.
- La 11ª versione del FSM accade a Dacar nell´Africa del Nord con la partecipazione di 50 mila militanti, che affrontano le sfide di non costruire solo un discorso anti-capitalista, ma una nuova pratica per un mondo diverso.
- In Medio Oriente si assiste alla caduta, per opera di intense manifestazioni popolare nelle strade, di dittature che sono durate pressapoco tre decadi con il sostegno di potenze mondiali come Stati Uniti e Francia.
- Questi movimenti libertari a favore della dignitá e del diritto saranno capaci di far cadere dittature prive di legittimazione senza cadere nelle mani di partiti mussulmani fondamentalisti?
-Qual´é il significato della persecuzione ai cristiani in quello spazio geografico? É una questione religiosa o politica?
-Un anno dopo la tragedia di Haiti, si vede la missione di ricostruzione incompiuta. Qual´é la responsabilitá delle nazioni in questo processo?
- La condanna del Brasile da parte della Corte Interamericana dei Diritti Umani per l´azione dello Stato Nazionale durante la "Guerrilha do Araguaia”.
- Con il disastro ecologico sulle montagne dello Stato di Rio de Janeiro, riceviamo lezioni a lunga e media scadenza per la politica e la cultura brasileira.
- Le conseguenze della crisi finanziaria internazionale sul dissesto cambiale e la dis-industrializzazione settoriale del paese.
- Gli annunci iniziali sul Piano di Sradicamento della Povertá Estrema nel nuovo governo della presidente Dilma, a partire dal messaggio al Congresso Nacionale.
-Nella prospettiva dei movimenti la resistenza popolare contro la costruzione della Idroelettrica di Belo Monte e gli impatti socio-ambientali irreparabili del piano di nuove dighe in Amazzonia, che mettono in discussione i valori che sono alla base di questo modello di sviluppo.
- Le notizie del Congresso Nazionale contengono i principali appuntamenti proposti all´inizio della legislatura, dal punto di vista del Governo e dell´opposizione, come:
- La riforma politica e la riforma tributaria
- Sicurezza, Educazione, Ambiente, Occupazione irregolare del suolo e la polemica tra il Supremo Tribunale Federale e il Congresso sull´insediamento dei supplenti.
Altri temi in agenda:
- definizione del nuovo salario minimo;
- criminalizzazione dell´omofobia;
- statuto della gioventú;
- statuto dei portatori di deficienze;
- regolamentazione dell´emendamento 29;
- e i risultati di una mappa iniziale delle opinioni dei deputati sui temi polemici che sono stati presenti nel dibattito elettorale.
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