25 settembre 2008

IL VANGELO E' ANNUNCIATO AI POVERI

Piccola curiosità per chi non è abituato a convivere con evangelici-pentecostali: a Itaberaì si svolge, in questi giorni, il IV Congresso di Miracoli e Cure. C'è il pienone. Noi preti ironizziamo, ma la gente no. Forse perchè tutti, di tanto in tanto, hanno bisogno di un miracolo: e al momento buono un pò di fede viene fuori! Del resto, a pensarci bene, noi cattolici di tutto il mondo non accorriamo a Lourdes, Fatima e altri posti del genere? Voi mi direte: "I nostri sono luoghi di prodigi e di presenza soprannaturale comprovata da milioni di persone. Io la lascio lì come interrogativo, non oso affrontare il mistero. La cosa certa che anche i pentecostali, in massa, garantiscono che i loro miracoli sono veri, li hanno visti. Sono meno solenni, ma per dimostrarli ci sono migliaia di racconti di esperienze personali, fatti da persone di ogni classe sociale e grado di istruzione. E forse, altrettanti racconti per provare che sono falsi e per metterli in ridicolo.

Hanno democratizzato miracoli e cure, facendoli diventare eventi quotidiani! Sono anche assai più economici e a portata di mano. Mi fanno pensare alle comunità delle origini del cristianesimo. I Vangeli e tutto il Nuovo Testamento narrano miracoli strepitosi. Gesù faceva le cure, e gli apostoli pure. Che ne sappiamo, noi, se Dio non vuole continuare a premiare la fede della gente in questo modo? Gesù diceva: "La tua fede ti ha guarito". Probabilmente la fede, che secondo Gesù è in grado di spostare montagne, quando è forte continua ad avere la stessa efficacia che aveva in quei tempi remoti. Forse queste nuove comunità cristiane, a loro modo, attraversano lo stesso periodo di fervore entusiastico delle prime comunità cristiane.

Z.G., l'uomo considerato più ricco di Itaberaì e proprietario della Superfrango, nostra maggiore impresa (vedi foto e clicca su di essa per leggere), è evangelico pentecostale. All'entrata della sua fabbica esibisce a grandi lettere la frase di San Paolo: "Tutto posso in colui che mi dà forza". E sulla statale accanto ai cancelli un cartello ammonisce: "Il Signore è il mio pastore, nulla mi manca".
Lui, il suo miracolo lo ha già avuto: ha raggiunto un potere economico non indifferente. Nelle chiese pentecostali la prosperità è considerata un segno della benedizione divina.

Non manca di nulla? Pare che gli manchi ancora qualcosa, poichè in questi giorni sta finanziando la campagna milionaria di uno dei candidati a sindaco. I tempi stringono, perciò la propaganda non risparmia nè soldi nè colpi bassi e accuse pesanti all'avversario. Una religiosità esibita senza falsi pudori, talvolta va di pari passo con una determinazione spietata negli affari e in politica. In altre parole, tutto il mondo è paese: noi esseri umani cerchiamo di tirare Dio dalla nostra parte, ma non ci mettiamo dalla sua: o, magari, la sua parte la intendiamo nella maniera che ci fa più comodo. Sforzarci di pensare e agire con la stessa generosità di Dio? Neanche per sogno. Per questo già il profeta Ezechiele, che abbiamo letto in questi giorni, ai suoi tempi denunciava: "I miei pensieri non sono i vostri pensieri, e i miei progetti non sono i vostri progetti. Come il cielo dista dalla terra, così i miei pensieri distano dai vostri pensieri...."

Cambiamo argomento. Non so se è così anche da voi, ma in Brasile il mese di settembre è il mese della Bibbia. Sono sempre più sorpreso e ammirato del valore della Bibbia per i piccoli e umili partecipanti alle comunità ecclesiali di base. La lettura biblica fa crescere le persone. Se necessario, le cambia. Poco a poco, senza nemmeno rendersene conto, cominciano a pensarla come Dio. Quando posso, frequento le loro riunioni e li ascolto. Stanno leggendo la prima lettera ai corinti, che è abbastanza difficile. Sono aiutati da un librino che abbiamo preparato noi, in modo da fornire loro il "pasto" a piccole dosi, corredato da una breve introduzione e accompagnato da momenti di preghiera, canti e conversazione sui temi della lettura legandoli con la vita di tutti i giorni. A volte mi coglie il dubbio che solo gli umili, davvero, siano predisposti a cogliere l'essenziale della lettura biblica. Molti maestri di spiritualità, oggi, sostengono che la conversione a Gesù Cristo presuppone la conversione ai poveri e il loro ascolto:non avranno, forse, ragione?

Termino con una novità: il nostro vescovo, Mons. Rixen, è uno dei delegati eletti a rappresentare i vescovi brasiliani nel Sinodo di Roma, di ottobre prossimo. In questa occasione è previsto un suo passaggio per Modena. Il 10 (venerdì sera) sarà presente alla veglia di preghiera per le missioni, promossa dal Centro Missionario nella Chiesa Abbaziale di Nonantola. Se vi interessa conoscerlo, informatevi e partecipate.

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