19 settembre 2008
BARTIMEO CONDIVISO: MODENA-GOIAS
Cambiamento di stagione. Finalmente compaiono i primi temporali: sporadici, ma intensi. Stasera sono andato in un accampamento di senza-terra per provare come si vive in tenda sotto la pioggia. Non male: alla luce di un lampione a gas, con un un gruppetto seduto attorno a un tavolo, abbiamo passato due ore buone mentre la pioggia scrosciava sul telo di plastica. Ha tenuto!
Come molti sanno, il clima subtropicale di Goiàs divide l'anno in due parti uguali: la stagione secca e quella piovosa. Le quattro stagioni tipiche dei climi temperati ci sono, ma si notano meno. I primi acquazzoni di settembre sono il segnale della primavera, come l'arrivo delle rondini in Italia (tanto tempo fa). Con due sole ore di pioggia il paesaggio risecchito e sporco di polvere è già migliorato. Ed è maturata la jabuticaba (vedi foto sopra).
A partire da questo post, dovrebbe scattare un cambiamento anche nel blog di Bartimeo: al grido dei poveri di questa parte del mondo dovrebbe aggiungersi anche qualche voce italiana. Ho dato le chiavi di entrata ai redattori del ciclostilato modenese "Brasile informazione", perchè vi possano pubblicare i loro interventi. Spero che si facciano vivi presto, a rinvigorire queste pagine. A giudicare da ciò che si legge sui giornali, i bartimei che hanno motivi per gridare sono sempre più numerosi anche in Italia.
Altre notizie della settimana: é pronto il progetto per l'ampliamento dell'asilo. Ora dobbiamo sbrigare la burocrazia per i permessi del CREA (l'ordine degli ingegneri, che vuole una tassa anche se l'architetto ha fatto il progetto gratis) e del comune, che naturalmente riscuote la sua parte. La vicenda di Luìs, della Fazenda Santa Rosa, procede bene. La domanda di iscrizione di suo figlio per ottenere l'assegnamento della terra da cui suo padre è stato sfrattato, è stata fatta. Questa settimana i rappresentanti dell'Incra erano qui per verifiche, e mi sono sembrati ben disposti. Purtroppo ho avuto una brutta notizia: la famiglia dei più assidui animatori della comunità santa Rosa sembra irrimediabilmente spaccata. Temo proprio che il matrimonio salti. Questo benedetto matrimonio: la formula per farlo durare la conoscono in pochi, e tra quei pochi la maggioranza è gente che non si è sposata e non si sposerà mai. Come fare? Mistero.
Potente il nostro vescovo Eugenio Rixen (vedi foto), che ha scritto una bella lettera da leggere nelle chiese durante le messe di questo finale di settembre, per richiamare i fedeli alla responsabilità dell'esercizio della cittadinanza attiva, attraverso il voto e la pratica democratica. La democrazia è lo strumento moderno più forte che abbiamo a disposizione per mettere in pratica la parabola del samaritano. Oggi non è possibile salvare una ad una le vittime della violenza del sistema economico. Sono troppe. La democrazia ci permette di soccorrerci a vicenda con leggi che garantiscano la dignità e i diritti fondamentali di ogni essere umano. E, a livello comunale, un'amministrazione a favore non dei pochi privilegiati ma di tutti - cominciando dalle categorie più deboli (e più numerose). Bisogna però che la gente impari a usare questo strumento in modo responsabile, e non cedere alle svariate forme di populismo che i potenti propinano per addormentarci. Ecco, di seguito, la lettera del pastore:
"Il 5 settembre potremo, ancora una volta, esercitare la nostra cittadinanza nell'elezione dei nostri futuri sindaci e consiglieri comunali. Come cristiani e cristiane, dobbiamo superare gli interessi personali e vedere il bene comune, specialmente dei più poveri. Prima di tutto, bisogna che tu ti informi sulla vita dei candidati. Non votare in quelli o quelle che hanno conti aperti con la giustizia per delitti gravi, o che sono già stati condannati in prima istanza. Anzi, invito tutti i cattolici e le cattoliche a partecipare alla raccolta di firme per un nuovo progetto di legge di Iniziativa Popolare, che ha lo scopo di impedire la candidatura a persone corrotte e disoneste.
Gli eletti governeranno il nostro comune per quattro anni. Scegli persone con queste caratteristiche: 1) Persone che valorizzano la partecipazione popolare e i consigli comunitari e comunali, nell'amministrazione del comune. 2) Persone che danno priorità alla sanità pubblica al servizio dei più poveri. 3) Persone che investono nell'educazione dei nostri figli e figlie, pagando stipendi migliori ai nostri professori e professoresse e assicurando un trasporto scolastico di buona qualità. 4) Persone capaci di creare nuovi posti di lavoro in funzione di ciascuna realtà locale. 5) Persone che valorizzano l'agricoltura familiare e una migliore distrubuzione della terra. 6) Persone che si preoccupano con la preservazione ambientale, specialmente del "cerrado".
Non credere a candidati che fanno molte promesse, ma non hanno mai fatto nulla per la gente comune. Scegli candidati che abbiano una profonda storia di vita secondo i valori del Vangelo: giustizia, fraternità e solidarietà. Il tuo voto non ha prezzo, ma ha conseguenze. Non lasciarti comprare in cambio di favori immediati, poichè ben presto si dimenticheranno di te. Sogniamo un Brasile senza corruzione e più solidale coi poveri".
Dom Eugênio Rixen
Bispo de Goiás - Goiás – GO, 16 de setembro de 2008.
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