10 settembre 2008

ELEZIONI ED ETICA ELETTORALE

Il 5 ottobre prossimo i cittadini brasiliani eleggeranno i nuovi sindaci. Anche a Itaberai sta esplodendo la campagna elettorale. Ad ogni incrocio c'è una squadra di portabandiere che divulgano il numero del loro candidato, e tutto il santo giorno gli altoparlanti martellano detti, slogan e canzoncine....l'afflato poetico, in queste occasioni, raggiunge livelli insospettabili. "Oi, oi, oi, come faccio a votar questo dottor?" Oppure: "Con Benedito - il progresso è più spedito!"


Per i più poveri è una buona occasione di fare "bico", cioè di guadagnare qualcosa con un lavoro precario: portare in giro bandiere, in moto o a piedi. Nella foto accanto, la signora ha preso con sè la sportina per il pranzo. Non è un lavoro facile, perchè si tratta di passare la giornata in piedi sotto il sole, che di questi tempi non scherza.

Il piazzale davanti alla Chiesa è letteralmente invaso da schieramenti di bandiere: perchè lì passa molta gente, e forse anche perchè ogni candidato si raccomanda a Dio. Sfido io! Con quello che spendono, se perdono si trovano in un bel guaio. Eppure qualcuno dovrà anche perdere! Negli incontri di formazione noi spieghiamo l'etica in politica: l'importanza, cioè, di non vendere il voto e di non votare sconsideratamente. Il sindaco è colui che amministra, a nome dei cittadini, il denaro pubblico. La "camera municipale" è il consiglio che delibera il bilancio comunale e ne controlla l'esecuzione corretta. Bisogna eleggere persone oneste e competenti. Ne va del bene comune. I cittadini devono imparare a esercitare la cittadinanza, che significa anche seguire e controllare il lavoro del sindaco e dei consiglieri comunali affinchè lavorino onestamente e a beneficio di tutti. La democrazia è una cosa bella e seria, ma difficile. Nonostante le istruzioni, qualcuno mormora che in queste elezioni il voto costa circa 100 reali (40 euro). Spero che non sia vero. Purtroppo sappiamo tutti come vanno le cose. Raramente ho visto una vittoria netta di chi fa politica solo con l'intenzione di servire al bene di tutti.

A questo proposito, devo correggere un'informazione sbagliata che ho dato in Italia, circa il mattatoio di polli di Itaberai che si chiama "super-frango". Non uccidono 200 mila polli al mese, come dicevo io, ma al giorno. Ce n'è per tutti, sono convinto che li stiate già mangiando anche voi italiani se comprate nei supermercati. A noi vengono i soldi per gli stipendi e tante altre cose, tra cui anche le spese di campagna elettorale di uno dei candidati a sindaco. Notoriamente, infatti, il proprietario della superfrango, la maggiore industria di Itaberai, appoggia il candidato n. 45.

A noi rimangono pure la puzza e le zanzare: infatti gli scarichi dell'industria sono, in buona parte, un pantano a cielo aperto a poche decine di metri dalle ultime case del paese. Di sera, quelli che abitano lì accanto possono raccogliere le zanzare con il mestolo, e non vi dico l'odore (che chiamano: "profumo di superfrango". Speriamo che chi vince le elezioni ci liberi da questo orrore. Lo faranno senza dubbio, perchè tra l'altro sono molto devoti: hanno chiesto insistentemente le preghiere dei cristiani di tutte le chiese.

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