14 settembre 2008
DEMOCRAZIA, AMBIENTE, PACE: IN PRIMO PIANO
Infuria la campagna elettorale. Noi rimaniamo neutrali, naturalmente, anche se non manca chi vorrebbe farci esporre dalla sua parte. Come ha tentato di fare qualche candidato tirando in ballo don Eligio, per via della scuola che la precedente amministrazione ha costruito (con aiuti del comune di Fiorano) e intitolato al suo nome. Lui, a bassa voce, forse li manda a quel paese....ma non se la prende più di tanto, perchè sa che gli itaberini gli vogliono bene e lo conoscono abbastanza per non immischiarlo in queste faccende. Secondo questa foto (sicuramente autentica, no?) che mi è arrivata da qualche parte, tutti hanno bisogno di don Eligio. Anche Lula, benchè sia all'auge della sua popolarità.
Scherzi a parte, "cittadinanza attiva" è l'argomento affrontato sabato scorso dalla nostra Assemblea Parrocchiale. Infatti, i delegati delle comunità ecclesiali di base si sono posti il problema di come aiutare i cittadini a sentire la responsabilità della scelta (del voto) tra i candidati a sindaco e alla camera legislativa comunale. "Il voto è importante, e non può essere venduto. Ma altrettanto importante è seguire poi, passo a passo, il lavoro dei consiglieri affinchè votino un bilancio comunale che affronti i problemi più veri e urgenti dei cittadini, e che lo faccia eseguire senza piegarsi a ricatti e bustarelle. Imparare a pensare e agire democraticamente è un impegno del cristiano. La parrocchia ha un gruppo denominato "fede e politica", che si propone appunto di affrontare il duro e insidioso lavoro di spingere verso una politica veramente democratica, onesta, e attenta ai bisogno soprattutto delle fascie più deboli. Politica cristiana non è quella che finanzia le chiese (con tante chiese come abbiamo non saprebbe nemmeno come fare) ma quella che si mette veramente al servizio di tutti i cittadini.
Il Brasile è in preda all'euforia della crescita economica. L'Europa è afflitta dalla crisi della crescita. Tra l'uno e l'altro estremo, rimane il grosso problema di salvare il pianeta da un modello di sviluppo che ne esaurisce rapidamente le risorse e interviene in modo sempre più distruttivo sull'ambiente. A questo riguardo vi segnalo una iniziativa che è stata lanciata a Ronzano, attuale residenza di Padre Ettore Turrini, nativo di Montese (Maserno) e missionario in Brasile (Acre, in piena foresta amazzonica) per più di 50 anni. Dovendo restare in Italia per ragioni di salute, è ovvio che ora agita le acque lì! E' la FESTA DEI POPOLI 2008 - 19-20-21 settembre. La festa si svolgera presso l'Eremo di Ronzano, ed è intitolata: LA TERRA NON SARA' DISTRUTTA - L'UOMO INEDITO LA SALVERA'. Se vi interessa, informatevi presso i Servi di Maria di Bologna. (Trovate indicazioni su google, alla voce Ronzano, Bologna: la festa è organizzata in associazione con Pax Cristi, e conta sulla presenza, tra l'altro, di Mons. Bettazzi).
Infine, vi pubblico questo intervento che si trova sul sito dei saveriani: accusati di sincretismo e relativismo per l'uso della bandiera-arcobaleno, quelli di Giovaniemissione rispondono così.
“Egli è la nostra pace” (Ef 2,14): la nostra ricerca della pace attraverso il cammino lento e profetico della non violenza attiva ha le sue radici nella vita, nelle scelte, nell’utopia incarnata nella quotidianità dell’esistenza di Gesù di Nazareth.
Gesù era un uomo in strada, perennemente in cammino per incontrare l’umanità povera e sofferente nella marginalità della sua Galilea, uomo di relazioni autentiche, uomo accogliente, attento alla storia delle persone che incontrava. Chinato sulle ferite dei poveri ha insegnato in maniera molto concreta la compassione di Dio verso di loro e la rivoluzione di un amore disposto ad amare gratuitamente anche i nemici.
Gesù si propone come modello di pace (“vi do la mia pace”, Gv 14,27) non elaborando a tavolino una dottrina non violenta, ma praticando la non violenza attiva nell’incontro con la gente lì dove essa viveva; la prassi di Gesù provocava la liberazione delle persone che ne accoglievano l’abbraccio dalle catene del male personale e sociale. La CROCE fu la risposta violenta del Sistema imperiale, che volle assassinare chi in maniera assolutamente disarmata, dal basso, ne scardinava la logica.
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