21 febbraio 2008

LA LUCE NON SI GUARDA




Abbiamo avuto un corso di esercizi spirituali in Diocesi. Tre giorni stupendi, con eccellenti meditazioni e molta pace. Domani completerò sei mesi dal mio arrivo qui, ed è già la seconda volta che la Diocesi fa gli esercizi. Il Vescovo Eugenio Rixen ci tiene molto alla spiritualità di chi lavora con lui...
Non ho avuto tempo di pensare al blog. Vi pubblico questa foto di un arcobaleno che lambisce l'estrema periferia di Itaberaì: simbolo di pace e armonia, che è ciò che abbiamo vissuto in questi giorni speciali.

Guidati da un bravo prete irlandese, abbiamo meditato sulla prima lettera di San Paolo ai Corinti. La Bibbia è una fonte di meditazioni. Libro stupendo che racconta il cammino di una parte dell'umanità alla scoperta dell'amore che Dio nutre per ogni uomo e donna. Come tutto ciò che è umano, anche la Bibbia è una storia di dense tenebre, interrotte quà e là da sprazzi di luce. In quegli squarci c'è la Parola di Dio. E' anche un libro pericoloso. Se lo leggi stupidamente pensando di trovarvi tutte le risposte, diventi un fanatico o un incredulo. Se lo leggi con la mentalità razionalista o positivista, sarai tentato di fare dell'umorismo di basso livello. Oggi sappiamo che il mondo e l'umanità esistono da milioni di anni, mentre la Bibbia abbraccia un tempo e uno spazio assai limitato - ma narra di un rapporto tra Dio e un popolo, che riguarda tutti gli altri popoli e noi. Se cerchi quegli sprazzi di luce che illuminano il buio della tua vita, trovi un Dio che dà un senso al tuo vivere. Se guardi la luce ti acceca. Se ti guardi intorno, la luce illumina il sentiero.

Alcuni giorni fa ho regalato la Bibbia a una donna che me l'aveva chiesta. Era la Divina, una signora che si è presentata così: "Accompagnata (senza matrimonio regolare), sessant'anni, ho tirato su alcuni figli che ora sono grandi, ho sempre pregato, vivo in un accampamento di senza-terra, ho sognato di imparare a leggere e ora ho realizzato il sogno. Ora vorrei una Bibbia e ho fede in Dio che riuscirò ad averla". Quando gliel'ho consegnata, l'ha rigirata a lungo con le mani tremanti e osservando ogni dettagli del dorso e della copertina, poi ha detto: "Padre, credo che questa notte non dormirò!" Ed io, dopo aver parlato con lei, sono certo che Divina ha vissuto la sua vita difficile sotto la luce di quel libro, anche prima di leggerlo. Perchè Dio parla anche in altri modi.

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