22 marzo 2011

LA PIENA DI SAN GIUSEPPE

Non posso dimenticare l´anniversário del martirio di Mons. Oscar Romero. Erano le 7 di sera del 24 marzo 1980. Durante la messa, nel momento della consacrazione, un cecchino appostato accanto alla porta della chiesa gli sparó in volto. "Che questo corpo immolato e questo sangue sacrificato per nutrire l'umanità faccia anche noi dare al nostro corpo e il nostro sangue alla sofferenza e dolore, come Cristo, non per sé, ma per dare concetti di giustizia e di pace al nostro popolo". Con queste parole, secondo lo scrittore Eduardo Gonzalez Viana (Vedi nel sito Adital),Mons. Romero aveva introdotto la preghiera eucaristica.

Oggi non vi pubblico nessun commento al Vangelo, nessun predicozzo. Silenzio. Ho fatto l´esperienza personale e ho constatato: cado anch´io nelle insidie dell´incoerenza. Diciamo sempre che per avere il diritto di parlare bisogna vivere: rendersi conto che non sempre si vive secondo quello che si dice, é una umiliazione grande!

Quí da noi é tradizione la piena di San Giuseppe: quest´anno le piene sono state molte, perció speravo che San Giuseppe si sarebbe risparmiato il suo regalo. Invece é stato puntuale all´appuntamento, e abbondante. Il Rio das Pedras é ritornato ai massimi e ha distrutto buona parte del lavoro di ricostruzione del ponte, che era giá a buon punto. Adesso scendo a fare una foto e poi ve la passo qui sul blog. (Fatto: la piena é giá in calo e c´é una novitá per chi conosce Itaberaí: il ponte nuovo sará molto piú alto, in modo da fissare i piloni nella terraferma lontano dall´acqua corrente. E sará a due piste...).

Nei giorni scorsi il fatto piú importante del Brasile é stato la visita del Presidente degli Stati Uniti. Un gruppo di organizzazioni di base gli ha consegnato questo messaggio, che vi traduco.

Sottoscrizione DEL POPOLO BRASILIANO A BARACK OBAMA.

Al Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama

Il Presidente Lula fu perentorio: quando ci rivolgiamo a V. Eccellenza non ci sembra di parlare col rappresentante di un potere imperiale, ma con un brasiliano come tutti noi. La sua elezione ci ha portato molta ammirazione e molta speranza per la gente brasiliana e per tutta l´America Latina. Tuttavia, dobbiamo confessarle che ora ci troviamo profondamente delusi.

Noi abbiamo creduto nelle promesse della campagna. Tra quelle, speravamo che il suo governo portasse la pace e la giustizia per la nostra cara Isola Cubana che, come tutti sanno, nonostante il blocco di oltre 50 anni, é riuscita a occupare un posto di rilievo nel mondo con progressi significativi nelle aree di biotecnologia, educazione e salute pubblica. Nonostante la campagna diffamatoria e la propaganda violenta, Cuba resiste a tutte le aggressioni e intemperie con dignitá. Non occorre citare a V. Eccellenza tutte le ingiustizie contro Cuba, con le piú svariate scusanti. Cosí fu la Baia de Porcos; cosí fu la promessa di disattivare Guantánamo; cosí l´incarceramento dei Cinque Cubani in prigioni statunitensi, con processi privi di ogni criterio etico e giustizia; cosí fu firmato, piú di 50 anni fa, un blocco economico crudele e disumano.

La stessa cosa é accaduta contro Honduras, Venezuela, Bolívia, África, senza citare il sostegno e il lavoro delle agenzie di intelligenza contro i paesi sud-americani nelle decadi di 60 e 70 del secolo scorso.

Queste aggressioni sono incontabili. Lei é arrivato come speranza di crescita dell´essere umano in tutte le sfere. É venuto da una classe media diversa; porta nelle vene l´ereditá dei suoi avi, gli stessi che hanno costruito l´economia del suo paese. Sappiamo dei suoi interessi per la grandiositá del Brasile, che va oltre l´immaginazione: pré-sale, ricchezze inesauribili di energia, biodiversitá, mano d´opera a buon mercato, sono solo alcuni esempi.

Signor Presidente Barack Obama, il nostro commercio é grande, ma il nostro affetto verso il popolo nord-americano é assai piú forte dei contrasti.

Vogliamo cogliere l´occasione per una riflessione necessaria: la generositá, la solidarietá, il rispetto della sovranitá di ciascun paese e, principalmente, mettere a segno le nostre potenzialitá per trasformare il caos in cui viviamo in un mondo migliore.

Metta la parola fine sul blocco economico a Cuba e dia la libertá ai Cinque Eroi Cubani, in nome di una reale integrazione tra i popoli.

Rede das Redes em Defesa da Humanidade – Capítulo Brasileiro
Oscar Niemeyer – Presidente de Honra
Marília Guimarães – Presidente do Capitulo Brasil
Os signatários

La sottoscrizione del Popolo Brasiliano a BARAK OBAMA é stato creato dalla comunitá Redes das redes in difesa dell´umanitá - Capitolo brasileiro.

E poi un´altra cosa: intanto che vi decidete se fate la guerra o no, leggete questo bellissimo salmo (146):

Alleluia.
Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore per tutta la mia vita,
finché vivo canterò inni al mio Dio.
Non confidate nei potenti,
in un uomo che non può salvare.
Esala lo spirito e ritorna alla terra;
in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe,
chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra,
del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri,
il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero,
egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.

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