8 ottobre 2014

RIAPERTURA DE BARTIMEO

Foto: la chiesa di Itaberaí ristrutturata (quella di pietre morte, non quella di pietre vive).
Dopo quasi tre mesi riapre Bartimeo: per commentare le elezioni di domenica scorsa. Per la Presidenza della Repubblica Federativa del Brasile. Dilma Roussef, attuale presidente, ha ottenuto il 42% dei voti. Aécio Neves il 34/%. Quindi ci sará il ballottaggio, domenica 26 ottobre prossimo. La terza votata, con il 22% dei voti, Marina Silva, ha dichiarato il sostegno ad Aécio Neves, cosí come altri candidati (ad esempio il pastore Everaldo). Salvo sorprese (che sono sempre possibili, perché non si puó mai essere sicuri che i voti di Marina siano...agli ordini di Marina), Aécio Neves dovrebbe ottenere facilmente la maggioranza nel ballottaggio.
É stata una campagna elettorale con diversi cambiamenti di scena perché Marina Silva, rimasta candidata del suo partito dopo la morte del candidato di cui lei avrebbe dovuto essere vice, a un certo punto aveva aumentato rapidamenti la sua percentuale nei sondaggi, fino a raggiungere Dilma. Non per molto tempo. Infatti ben presto la gente ha capito che stava improvvisando un programma che non aveva! Senza un partito forte e senza programma, é cadu Negli ultimi 10 giorni di campagna ha invece perduto molto terreno, mentre sono saliti i consensi a Dilma e Aécio. Attualmente non ci sono sondaggi, ma dall´aria che tira in giro direi che Aécio Neves é davanti di parecchio: forse sará Aécio 55 Dilma 45? Vedremo. Questo risultato finale, e quello che verrá, sono frutto principalmente di una partecipazione pesantissima dei principali mezzi di comunicazione nella campagna elettorale. La midia ha investito forte per togliere di mezzo Dilma e il PT, e continua a farlo ora, anche a costo di spacciare notizie non vere nei telegiornali (come, ad esempio) l´insinuazione che il Brasile, con la cattiva politica del PT, sarebbe rimasto l´ultimo paese del mondo in crescita del PIL proprio ora che la tendenza di tutti i paesi SAREBBE una ripresa dell´economia).
NB - Al contrario di quanto era stato annunciato in un primo momento, la candidata Marina é stata correttissima nelle sue dichiarazioni!
Che differenza fa se vince Dilma o vince Aécio? Il punto forte di Dilma é il pacchetto consistente di progetti a favore delle famiglie e delle piccole imprese rurali e urbane: sostegni per mandare i figli a scuola, per gli studenti, per ottenere la casa propria, per montare una piccola azienda, eccetera. Quelli che hanno ancora bisogno di aiuto, sicuramente perderanno molto con la sua sconfitta. E quelli che oggi sono usciti dalla situazione di miseria, forse se ne sono giá dimenticati.....A parte questo, forse le grandi decisioni dell´economia saranno piú o meno uguali, perché sono imposte dal mercato e non scelte da chi governa. Certo che nel programma di Aécio ci sono la prioritá alle privatizzazioni e una maggiore indipendenza delle banche riducendo o togliendo i controlli della Banca Centrale: non sembrano proposte di buon auspicio per i cittadini. Speriamo che questi se ne accorgano....
A favore della campagna della Dilma c´é l´appoggio massiccio del Nordest, e quello dei lavoratori in generale. Anche ad Itaberaí é facile notare che i lavoratori sono preoccupati per la probabile sconfitta del PT. Mentre invece i giovani sono radicalmente contro il PT e perfino con odio: e in questo si rivelano in piena sintonia con la midia e con l´elite del paese, a cui sembra non interessare tanti chi vince. L´importante, per loro, é sconfiggere il PT e mandare a casa la Dilma. Mi rattrista che un popolo cosí religioso come questo, che tra l´altro ha fatto la Campagna della fraternitá centrata sulla lotta contro il traffico di persone umane, dimostri poi tanta insensibilitá verso le situazioni disumane che ancora vivono tanti nostri concittadini. Per esempio, i miei compaesani di Itaberaí, cristiani di molteplici confessioni che ogni sera riempiono le loro chiesi di lodi al Signore, hanno eletto senatore a pieni voti il maggiore nemico della Riforma Agraria e il maggior sostenitore della riduzione delle foreste fluviali. Vedi notizia seguente: non i cristiani, ma indú e mussulmani vincono il Premio Nobel per la pace. Impariamo la lezione?
10/10/2014 - Oggi il Comitato del Nobel ha comunicato la attribuzione del premio Nobel per la Pace di quest´anno a Kailash Satyarthi e Malala Yousafzay, per la lotta di entrambi a favore dei diritti fondamentali dei giovani e dei bambini. "I bambini devono frequentare la scuola e non essere sfruttati finanziariamente" - ha detto la presidente del Comitê norvegese del Nobel, Thorbjoern Jagland.

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