1 settembre 2011

VIAGGIO E RITORNO


Foto: avventure in Italia. 1) Quando sto per sorpassare una ferrari. 2) Quando sono ai piedi del Sella ma non ho tempo per scalare la cima. 3) Alessia, figlia di mio nipote.

Da ieri sono di nuovo ad Itaberaí. Scrivo queste poche righe per salutare quelli che non ho potuto salutare quando ero a Serramazzoni.

Ho fatto un viaggio tranquillo da Bologna a Roma, e poi da Roma a Guarulhos (San Paulo) con l´Alitalia. Puntualissima. Non c´era molta gente in giro, gli aerei erano pieni ma non stretti come scatole di sardine. Sono arrivato a San Paolo alle 5 del mattino ora locale, sotto la pioggia, con 18 gradi di temperatura.

A San Paolo, l´aereo della Tam che doveva portarmi a Goiania per le 9 e mezza ha ritardato due ore per un guasto al registratore di volo. Severino ed Eligio, che erano andati affettuosamente a ricevermi all´aeroporto, hanno dovuto aspettare. Quí in Goiás la musica é diversa: non piove e il clima é caldo e secco. Di notte la temperatura si aggira sui 20 gradi, ma di giorno si va a 32 o 33 gradi. Nel pomeriggio sembra di essere su un braciere, perché di umiditá non ce n´é proprio.

Il viaggio in Italia mi ha lasciato, complessivamente, buone impressioni. Forse perché ho passato molte ore in compagnia di amici e ho parlato con molta gente. Certo, il momento é difficile. C´é disorientamento, litigiositá, paura, soprattutto per l´impressionante scarsitá di dirigenti dotati di rispetto della moralitá e legalitá e impegno per il bene comune. Inutile commentare, tutti sanno. C´é anche tanta gente che cerca il bene, e ha bisogno di mantenere viva la speranza: forse é sempre piú il tempo di attaccarsi alle promesse di Dio e credere che ci sia un resto, forse una diaspora, che un giorno fará rialzare le sorti del popolo di Dio.

Come annunciava Geremia in questo brano che si legge nell´ufficio delle letture di oggi (Geremia 30,18 - 31,9):

Così dice il Signore:
«Ecco restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe
e avrò compassione delle sue dimore.
La città sarà ricostruita sulle rovine
e il palazzo sorgerà di nuovo al suo posto.
19 Ne usciranno inni di lode, voci di gente festante.
Li moltiplicherò e non diminuiranno,
li onorerò e non saranno disprezzati,
i loro figli saranno come una volta,
la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me;
mentre punirò tutti i loro avversari.
Il loro capo sarà uno di essi
e da essi uscirà il loro comandante;
io lo farò avvicinare ed egli si accosterà a me.
Poiché chi è colui che arrischia la vita
per avvicinarsi a me?
Oracolo del Signore.
Voi sarete il mio popolo
e io il vostro Dio.
Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,
una tempesta travolgente;
si abbatte sul capo dei malvagi.
Non cesserà l'ira ardente del Signore,
finché non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni lo comprenderete!
In quel tempo - oracolo del Signore -
io sarò Dio per tutte le tribù di Israele
ed esse saranno il mio popolo».

Così dice il Signore:
«Ha trovato grazia nel deserto un popolo di scampati alla spada;
Israele si avvia a una quieta dimora».
Da lontano gli è apparso il Signore:
«Ti ho amato di amore eterno,
per questo ti conservo ancora pietà.
Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine di Israele.
Di nuovo ti ornerai dei tuoi tamburi
e uscirai fra la danza dei festanti.
Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria;
i piantatori, dopo aver piantato, raccoglieranno.
Verrà il giorno in cui grideranno le vedette
sulle montagne di Efraim:
Su, saliamo a Sion, andiamo dal Signore nostro Dio».

Poiché dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
Il Signore ha salvato il suo popolo, un resto di Israele».
Ecco, li riconduco dal paese del settentrione
e li raduno dall'estremità della terra;
fra di essi sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente;
ritorneranno qui in gran folla.
Essi erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni;
li condurrò a fiumi d'acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno;
perché io sono un padre per Israele,

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