14 giugno 2014
MONDIALI: POLEMICHE E COMMENTI
All´apertura dei mondiali, il 12 giugno scorso, nello stadio di São Paulo, prima della partita Brasile-Croazia, un gruppetto di politici presenti all´inaugurazione al seguito della Presidente Dilma, l´hanno pesantemente ingiuriato davanti a tutto lo stadio. Questo episodio conferma quanto ho scritto, con molta moderazione, nel post precedente. La Presidente ha risposto con pacatezza.
“Non mi lascieró turbare da aggressioni verbali. Non mi lascieró intimidire da ingiurie che non possono nemmeno essere ascoltate dai bambini e dalle famiglie. Ho giá sopportato altre volte aggressori che non furono verbali, ma aggressioni fisiche, quasi insopportabili. Niente mi distolse dai miei impegni, né dal cammino che mi sono tracciata. Il popolo brasiliano non agisce cosí. Il popolo brasiliano non la pensa cosí, e soprattutto, il popolo brasiliano non la sente nella maniera in cui queste ingiurie si esprimono”.
Ecco, di seguito, alcuni commenti sull´episodio che sono stati pubblicati su Facebook (con traduzione mia):
“Il PSDB ha governato durante 8 anni, não ci fu la Coppa nel loro governo, e nemmeno le Olimpiadi, né la Coppa delle Confederazioni, non fecero nemmeno una sola Universitá, né Ospedali, né Scuole, né Ferrovie, né Cantieri, né Ponti sul Rio delle Amazzoni, né Strade, né Ristrutturazioni di Aeroporti, non comprarono Caccia per la Forza Aerea, non pagarono il debito al FMI, non aumentarono il Salario Minimo d´accordo con l´Inflazione, non fecero il PROUNI, il FIES, il progetto Mia Casa Mia Vita, nemmeno la Borsa Famiglia, né quello Scienze senza Frontiere, né la Trasposizione del Rio São Francisco, né quello Pré-sale, né nessuna altra cosa! Ahhhh! Qualcosa lo fecero, sí! Vendettero tutto quello che riuscirono a vendere e intascarono il denaro” (Gilvan Curvelo).
“Fecero sí, crearono il Proer, che destinó piú di 8 miliardi di reali alle banche fallite: BANERG, BANESPA, CITBANC, COMARCA, BANESTADO, ETC.. valore, questo, che corrisponde a tutta la spesa degli stadi della coppa del mondo, se qualcuno lo ha dimenticato, io non l´ho dimenticato!!!!!! (Anonimo).
Por Lino Bocchini
Carta Capital
“Tutti l´hanno visto. Letteralmente, tutto il mondo. Centinaia di milioni hanno assistito in diretta uno stadio con 62 mila persone gridare: “Dilma, vaffa......” Scusare se scrivo la parolaccia, ma é necessario mostrare la gravitá di ció che é accaduto. Nella trasmissione della Globo il coro ha invaso l´audio almeno tre volte. (....) É stata una monumentale grossolaneria made in Brasil. Una mancanza di educazione abissale e carica di simbolismo. La platea che ha pagato 990 reali per trovarsi lí a ingiuriare Dilma, e i piú ricchi e famosi che non hanno pagato niente. Zero. Si trovavano lí, come per esempio Angelica e Luciano Huck, nell´area VIP. E come l´ha presa Dilma, che cosa avrá pensato prima di dormire? Difficile sapere come Dilma ha registrato questa aggressione, ma spero che ne tragga una lezione da ció che ha presenziato nello stadio Itaquera. Non ha nessunissimo senso continuare a governare prioritariamente per queste persone. E non é una questione di “gratitudine”, affatto. Dilma, é chiaro, é la Presidente di tutti i brasiliani. Ma non si giustifica il numero di concessioni e gradimenti che ella si costringe a fare ai potenti in generale, siano essi quelli dell´agrobusiness, o gli evangelici fondamentalisti, o i banchieri o i padroni di reti televisive.
Jean Wylys
Sì, ho sentito vergogna per l'insulto alla Presidente Dilma nella partita inaugurale della Coppa del mondo. Sì, la vergogna era maggiore perché le persone che hanno tirato i fischi si considerano considerato "fine, colte e gentili" e vivono chiamando "rudi, grezze e senza educazione" coloro che non hanno il loro colore, il loro reddito o i loro privilegi (compreso il potere di acquisire il costoso biglietto in gradinata). Sì, rudi, grossolane sono quelle persone, prive di educazione, poco abituate alla civiltà, non hanno il senso dell'opportunità né sanno fare opposizione politica senza scivolare nel pattume. Sì, i manifestanti che domandano, con ragione, Coppa e costi che sono le vere ragioni per perdere la testa in relazione alle politiche del Presidente (politiche che hanno beneficiato proprio coloro che erano in tribuna e nell'area VIP dell'arena) senza cadere nella bassezza dell'insulto personale alla Rousseff, anche se sono comunemente denominate "Vandali" e "Teppisti" da coloro che hanno insultato il Presidente mentre bevevano birra fredda. Sì, facciamo opposizione (sinistra!) alla Presidente Dilma, ma opponrsi non significa insultarla in modo vigliacco. Sì, io faccio (a sinistra) dell'opposizione alla Presidente, ma l'opposizione è non cadere in attacchi personali, ma piuttosto fare critica delle politiche che ha implementate. Sì, c'è un po' di misoginia e maschilismo odioso nell´insulto pubblico pronunciato da bianco e benestante contro la Rousseff. Sì, io stesso che sono, ogni giorno, vittima di simili insulti motivati da omofobia, posso capire il dolore che il Presidente ha sentito dopo aver sentito l'insulto in coro. Sì, la dignità di Dilma (e la sua dignità esiste nonostante i suoi atteggiamenti politici fuorviati ed errori di gestione!) è la migliore risposta all'infamia della gente che ha insultato lei. Sì, Presidente Dilma, hai la mia più profonda solidarietà. Sì, grande coraggio è essere in grado di dire "Sì"!
"La verità è che prima che il PT arrivasse, qui in Brasile avevamo una classe al potere da 500 anni e questo paese era diventato un paesuccio del del quinto mondo.
Siamo entrati nella decada di 80 continuando ad essere una Repubblica delle banane, governato da ridicoli generali senza votazione, dittatori e assassini truffatori ignoranti, che "preferivano annusare l'odore di cavallo a quello della gente".
Finalmente arriva un partito che porta il Brasile avanti, toglie il nostro collare dagli Stati Uniti, dá un calcio nel sedere al FMI, porta il paese ad essere la 6a economia mondiale facendo fare il salto al PIL da 1 a più di 2,4 trilioni in un decennio, toglie 50 milioni di brasiliani dalla povertà, crea una nuova classe media di più di 100 milioni con lavoro, reddito, ufficialmente registrato e conto in banca. Comunque, straordinari risultati in un decennio.
Ma i media, conservatori e repressi, sabotano e creano un clima da siamo "sull'orlo dell'abisso". E ci sono persone che la seguono e non ricordano il nostro passato mediocre." - Chico Buarque
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