21 dicembre 2013

AUGURI DI NATALE

Cari amici lettori di questo blog:
Avete visto che pubblico sempre piú di rado. Ma Natale merita la letterina tradizionale. É una festa ancora molto sentita dalla gente. Quí ad Itaberaí tutte le comunitá, di quartiere e di campagna hanno fatto la loro novena di Natale. Anche le meno fervorose e piú disorganizzate, quelle che durante l´anno si ritrovano talvolta in 4 o 5 per la preghiera o la lettura biblica, in questi giorni si sono rinvigorite e hanno celebrato fervorosamente per nove giorni di casa in casa. Questa festa riesce a realizzare spontaneamente quella che é l´essenza stessa del Natale: Gesú, l´Emmanuele, Dio-con-noi, ci riunisce nelle casa, nelle famiglie. Piú numerosi in campagna e nei quartieri piú poveri. I poveri capiscono meglio di tutti il messaggio di Natale: che Gesú é sceso tra noi non per farsi rinchiudere nel recinto sacro di un tempio ma per stare in mezzo alla gente, entrare nelle case, portare gioia e speranza a chi vive nelle tribolazioni quotidiane. Come i profeti annunciarono, Gesú é una luce per i “popoli che camminano nelle tenebre e nell´ombra di morte”.
Secondo me, i popoli hanno sempre camminato nel buio e nelle ombre di morte. In questi giorni ho dovuto studiare, come ogni anno, il testo della prossima Campagna della Fraternitá, che i vescovi brasiliani lanciano ogni anno per la Quaresima con un tema sociale. Noi di Itaberaí la introduciamo con le omelie della Festa di San Sebastiano, che avviene in gennaio. Per scegliere i sub-temi quotidiani e le letture da mettere nel programma, sono stato costretto a leggere e guardare documentari terrificanti, perché l´argomento per l´anno prossimo é terribile: “Fraternitá e traffico umano”. Il traffico umano é praticato nel mondo intero: per lo sfruttamento sessuale, per l´estrazione di organi da trapiantare, per “rubare” bambini da “vendere” in adozione, per lavori forzati di bambini e adulti, per la guerra, per lo sfruttamento di emigranti nel trasporto e nel lavoro clandestino, per il traffico di droga, ed altro ancora.
Dirlo é facile. Fa cadere le braccia assistere a documentari che mostrano la cattiveria umana che si sfoga sul proprio simile per la bramosia di guadagno, che indurisce il cuore e disumanizza completamente. In Brasile, tra il 2003 e il 2012, sono stati registrati 62.802 casi di persone sottomesse a lavoro schiavo o analogo alla schiavitú. Esappiamo che solo una piccola percentuale di questi casi viene denunciata. Uno arriva a pensare: “Questa mondo é perduto, non c´é piú umanitá”.
Pagola, commentando il Vangelo di Matteo, scrive che l´umanitá ha sempre vissuto nell´oscuritá e si é sempre ripresa. Suggerisce di fare come i Magi: osservare la notte alla ricerca di una stella. C´é sempre una stella che conduce verso la culla dove nasce questo Dio misterioso che si definisce come “Amore”. Ritrovare sempre la stella: é questo che auguro a me stesso e a voi.
Un bel film da vedere per Natale, che aiuta a capire la situazione triste di personaggi italiani ricchi e famosi (e la crisi). Con Alberto Sordi, Finché c´é guerra c´é speranza. 1971 (?). Lo si trova completo su you tube, non vi copio qui la link perché su questo blog non funziona.

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