16 gennaio 2013

LE RELIGIONI NEL MONDO

La novena di San Sebastiano va che é una bellezza! Sono tutti contenti. Ha portato anche il refrigerio: non nevica come da voi, ma la pioggia é costante da una quasi una settimana. Nel mio ultimo post ho qualificato la festa come evasione, ricordando tante situazioni drammatiche in cui dovremmo essere in prima fila ad aiutare e che invece quasi non vedono o fingono di non vedere. Tuttavia c´é anche l´altro lato della medaglia: le feste dei santi, nei paesi, hanno un fortissimo potere di aggregazione che oltrepassa di molto i confini divisori delle classi sociali, partiti politici e schieramenti religiosi. Non escludono a priori l´impegno sociale. Fanno parte della religiositá naturale di ogni popolo. Ci fanno sentire che viaggiamo tutti sulla stessa barca, perció dobbiamo trovare il modo di gioire insieme ma anche lavorare affinché tutti possano sentirsi fratelli. “É meglio vivere in pace con i compagni di viaggio, qualunque essi siano, imparando a conoscerli, a sopportarli e, se si puó, perfino ad amarli. Sarebbe pericoloso, inconcludente e alla fine disastroso perderci in critiche e divisioni che ci porterebbero a vivere questo viaggio come un continuo conflitto”. (Carlo Maria Martini, Colti da stupore, pag. 8). Questa frase del cardinale é una buona lezione per me e per tutti noi.
Resta vero, peró, che la gente tende a sentirsi appagata con queste manifestazioni di fede gioiosa, e pochi sentono la necessitá di riparare le ingiustizie che massacrano i piú deboli. Le religioni sono un fenomeno contraddittorio che va studiato. Ho appena visto un documentario crudelissimo sulle orche marine. Fa impressione osservare dal vivo come “il pesce piú grande mangia il piú piccolo”. Per lui il piccolo non é un suo simile. É soltanto cibo. E purtroppo questo succede anche tra noi esseri umani. Dio ci ha dotati di una coscienza. Essa ci dice che bisogna controllare gli istinti e costruire insieme una vita piú felice e sicura per tutti. La religione dovrebbe aiutarci in questo. Soprattutto il cristianesimo: Gesú ha insegnato ad elevare la nostra natura umana a comportamenti da figli di Dio. Ma l´educazione é un processo lentissimo e complesso. La religione é usata, spesso, per unire un popolo o una classe sociale contro gli altri, e c´é sempre qualcuno che trova perfino nella Bibbia il pretesto per giustificarsi mentre distrugge e calpesta altri esseri umani.
In questo post pubblico alcuni dati sulle religioni nel mondo. Il Cebi (Centro di studi biblici) pubblica: ogni cinque minuti, nel 2012, un cristiano é morto per la sua fede. Il conto é dell´Osservatorio di Libertá Religiosa dell´Italia. In tutto l´anno sono morte a causa della fede 105 mila persone. Secondo l´organizzazione AIS (Aiuto alla Chiesa che soffre), 350 milioni di cristiani nel mondo soffrono qualche tipo di persecuzione o discriminazione. Nei 133 paesi analizzati dall´organizzazione, il diritto alla libertá religiosa é peggiorato negli ultimi due anni. Tre sono le zone di rischio per i cristiani, secondo l´Osservatorio italiano: i paesi in cui predomina il fondamentalismo islamico come la Nigeria, Somalia, Mali e Pakistan; i paesi comunisti come la Corea del Nord e la Cina; e quelli in cui predominano i nazionalismi etnici come lo Stato di Orissa, in India. Il professore Rupert Shortt, dell´Universitá di Oxford, teme che il cristianesimo sia prossimo a scomparire nel Medio Oriente, la regione geografica in cui sorse. Egli dichiara: “Esiste il rischio serio che il cristianesimo si estingua nei suoi territori biblici”.
“Ogni dieci abitanti del pianeta piú di otto – ossia 5,8 miliardi di persone – sono vincolati ad um gruppo religioso, mostra la ricerca “Paesaggio religioso mondiale” dell´Istituto Pew. Ogni sei persona una – cioé circa il 16% della popolazione mondiale – non é legata a nessuna religione. Questo studio ha come base 2,5 mila censi, registri di popolazione o studi, in 232 paesi. Il cristianesimo, con 2,5 miliardi di seguaci – 32% della popolazione mondiale – é il maggior gruppo religioso, seguito dall´islamismo con 1,6 miliardi di fedeli ossia il 23% della popolazione mondiale, poi l´induismo (1 miliardo), il buddismo (500 milioni), e i giudei (14 milioni, ossia lo 0,2% della popolazione mondiale. Altri 400 milioni praticano altre religioni, come gli aborigeni dell´Australia, gli indigeni del Nord-America e alcune minoranze cinesi. Quasi tutti gli induisti e i buddisti vivono nella regione del Pacifico, in Asia. Nella stessa regione vivono il 62% dei mussulmani, distribuiti tra Indonesia, India e Pakistan. La ricerca ha usato il concetto di “non affiliati” per indicare atei, agnostici e tutti quelli che non si identificano con nessuna religione in particolare. Alcuni di essi, tuttavia, hanno qualche credenza religiosa, fede in Dio o in um potere superiore. La Chiesa dei senza fede, spiega la ricerca, é il terzo maggior gruppo sulla faccia della terra. Il culto in crescita é l´ateismo. In Brasile 7,9% dicono di non credere in divinitá e di non avere una religione. Ma 88,9% si dichiarano cristiani”. (fonte CEBI).
Dal portale Protestante Digital: “Margot Kässmann, 54 anni, dall´aprile 2012 ricopre la carica di “ambasciatrice di Lutero” per il giubileo del 2017 che commemorerá il 5º centenario dell´inizio della Riforma di Lutero del 31 ottobre 1517. Con questo motivo, durante il 2017 si realizzeranno in Germania una serie di importanti atti sulla Riforma Protestante e sulla persona di Martin Lutero. Kässmann é stata vescova della Chiesa Evangelica Tedesca – EKD – la maggiore organizzazione protestante tedesca, e risiede nella localitá di Mannheim”. Nel contesto di uno sforzo per far conoscere meglio al mondo il significato spirituale della Riforma, la Kässmann, “in un´intervista pubblicata nel Mannheimer Morgen, ha detto di avere la speranza che Benedetto XVI revochi come papa la scomunica che pesa ancora sul fondatore del protestantesimo. Una scomunica che fu decretata nella bolla Decet Romanum Pontificem, firmata da Leone X nel gennaio del 1521. Secondo Margot Kässmann é giunto il momento di eliminare questa spina tra cattolici e protestanti e di fare um gesto di buona volontá”. “La rappresentante della EKD ha usato diversi argomenti per dare fondamento alla sua posizione, come, ad esempio, che molte commissioni ecumeniche hanno concluso che la scomunica a Martin Lutero é “teologicamente ingiustificabile”.
E nei nostri paesi cristiani la persona umana é amata e rispettata? Facciamo un esempio. Il Cebi afferma che “mentre il Governo Brasiliano continua a propagandare che l´etanol é “combustibile pulito”, i popoli indigeni vedono le loro terre e fiumi invasi da imprese e fazendeiros che piantano canna da zucchero. Il lavoro schiavo continua a essere denunciato dal Ministero Pubblico. Nella regione del Mato Grosso del Sud, ai confini del Paraguai, il popolo indigeno piú numeroso del Brasile sostiene, quasi silenziosamente, una lotta disuguale per riconquistare il proprio territorio. Sfrattati dal continuo processo di colonizzazione, piú di 40 mila Guaraní Kaiowá vivono, oggi, sono confinati in meno dell´1% del loro territorio originale. Sulle loro terre si incontrano migliaia di ettari di canna da zucchero piantati da multinazionali che, d´accordo coi governanti, presentano l´etanolo al mondo come energia pulita ed ecologicamente corretta. Senza terra e senza foresta i Guarani Kaiowá convivono da anni con un´epidemia di denutrizione che colpisce i loro bambini. Privi di alternative di sussistenza, adulti e adolescenti sono sfruttati nella piantagioni di canna in spossanti giornate lavorative. Nella linea di produzione del combustibile pulito sono costanti gli interventi del Ministero del Lavoro che scoprono nelle distillerie il lavoro infantile e il lavoro schiavo. Spesso, in mezzo al delirio dell´oro verde (come é chiamata la canna da zucchero) i leader indigeni che affrontano il potere trovano come loro destino la morte commissionata dai fazendeiros”. In altre parole, anche la nostra economia si alimenta mangiando i pesci piccoli.
Per quelli che capiscono portoghese o spagnolo esiste un video su you tube: À sombra do delírio verde”.

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