23 gennaio 2013
É FINITA LA FESTA
La festa é finita, e stanno finendo anche le ferie estive per quelli che se le sono potuti permettere. Io non sono riuscito a racimolare nemmeno una fotografia della festa di San Sebastiano da esporvi aqui sul blog. É anche perché ho partecipato poco. In queste occasioni si chiamano a celebrare e predicare i parroci dei dintorni. Noi al massimo si concelebra. Qualche sera sono andato a sostituire nella sua parrocchia il parroco che veniva qui. Altre volte sono rimasto alla messa in mezzo alla folla, per ascoltare e sentire da un altro punto di vista. Ogni tanto fa bene mettersi dall´altra parte. Ci si rende conto dei patimenti di chi ci ascolta. Quante cose si dicono su Dio durante una messa! Noi preti qualche volta sembriamo proprio molto informati su Dio. Sappiamo molto di Lui. Sembriamo avere molta intimitá. Ma é proprio vero? Per fortuna Lui é misericordioso e anche la gente sa portare pazienza.
A parte questo, il tema della predicazione dei nove giorni era “Gioventú e fraternitá”, é venuto fuori qualche spunto di riflessione molto bello. Forse nelle preghiere ci si aspettano troppi interventi diretti di Dio. “Che Dio salvi i nostri giovani dalla droga e dall´alcool! Che Dio faccia sí che tutti i giovani trovino un lavoro dignitoso! Che i nostri giovani possano crescere in una famiglia unita e capace di educare!”. “Che il Signore attiri i nostri giovani in Chiesa!” Qualcuno peró ha detto chiaramente che occorre darsi da fare, occuparsi di politica e prendere iniziative concrete per creare opportunitá di studio, educazione e lavoro per i giovani. Nelle nostre parrocchie molti giovani sono assidui alla messa e si impegnano nelle pastorali. Pochi in confronto con la moltitudine dei giovani, peró sono giá un “pugno di lievito”. Sono il segno che indica la strada agli altri giovani: non solo la strada per andare in Chiesa, ma quella per dare un senso alla vita. Mancano tante iniziative. Forse c´é poca sensibilitá per la pastorale giovanile nelle nostre comunitá di adulti. Sono generosi nelle offerte quando si tratta di costruire chiese o strutture, ma molto meno per tutto ció che costruisce la comunitá di “pietre vive” (vedi 1ª Pietro, 2, 5).
Stasera sono andato all´incontro di lettura biblica in una comunitá. Il tema era lo stesso della festa: "Gioventú e fraternitá". La lettura era Matteo 4, la chiamata dei primi discepoli: "Venite con me, vi faró pescatori di uomini". Tra gli interventi, un ragazzino di 14 anni mi ha suggerito la frase giusta per completare questo post: "Seguire Gesú non é solo andare in Chiesa e fare i devoti. É anche, anzi é prima di tutto, essere sinceri nell´amicizia, onesti, rispettosi degli altri, non rubare, non ingannare, guadagnare la fiducia degli altri". Queste qualitá scarseggiano nel mondo, nelle famiglie e anche nelle nostre comunitá religiose. Invece sarebbe il primo sacramento per far conoscere e sperimentare Dio alla gente.
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