12 novembre 2012

RIGUARDO A FESTE DI COMPLEANNO

E passiamo ad altro compleanno: la cittá di Itaberaí, il 9 novembre scorso, ha compiuto 144 anni. É stata fondata infatti il 9 novembre 1868. É uscito in questi giorni uno studio storico interessante dal titolo “I tempi mitici delle cittá goiane” in cui un nostro neo-laureato, Antonio César, fa piazza pulita di parecchi miti sulle origini della cittá, mostrando che i veri fondatori erano famiglie povere che vennero in questa regione per sostentarsi con l´agricoltura, e non i nomi famosi a cui sono state dedicate vie e piazze.
Altro compleanno: la Diocesi di Goiás sta preparando la festa del 90º compleanno di Dom Tomás Balduino. L´8-9 di dicembre prossimo (il compleanno sarebbe il 31/12) vogliono fare le cose in grande! Due giornate di memorie, preghiere e riflessioni, in cui parleranno alcuni protagonisti dei tempi di Dom Tomás e lanceranno un altro libro sulla sua vita. Tutto in omaggio al Vescovo emerito, ma anche per ribadire la volontá della Diocesi di conservare i connotati di Chiesa locale che sono la sua ereditá pastorale. Hanno invitato anche me a parlare. Ho apprezzato la gentilezza, ma preferisco rimanere in platea. Quando daranno la parola al pubblico, diró la cosa importante che Dom Tomás ha insegnato a tutti noi con il suo stile: che evangelizzare é aiutare le persone ad essere soggetto-protagonista della propria fede e partecipazione ecclesiale. Lo insegnava e lo praticava. Spero che questa sia una delle sementi che rinasceranno in futuro, perché di questi tempi la tendenza é diversa.
Quanto alla scelta dei poveri, fiore all´occhiello della chiesa brasiliana, nei nostri programmi pastorali la scelta dei poveri é citata continuamente. Tuttavia i tempi sono cambiati e nelle nostre parrocchie siamo sempre piú una religione dei benestanti. Una religione: non una rete di piccole comunitá. Dei benestanti: non degli ultimi e degli esclusi. Come si potrá, in questo modo, combattere con vigore l´uso indiscriminato di agro-tossici, il consumismo, la violazione dei diritti umani, le condizioni di lavoro nocive alla salute e alla vita di famiglia? Basterá l´intenzione? É piú difficile che per un cammello passare per la cruna di un ago.
Due cose ci imbavagliano e ci impediscono una presenza piú profetica nel mondo: le alleanze coi potenti in cambio di benefici economici o denaro, e l´ossessione di fare numero a qualunque costo. Osserviamo il Vangelo di domenica scorsa: Gesú condanna severamente i dottori della legge perché sfruttano la fiducia delle vedove promettendo grandi preghiere per loro e spogliandole dei loro beni. E fa l´elogio delle vedove povere, disprezzate dal mondo e prive di diritti, che donano generosamente perché non pensano solo a sé stesse. La nostra pratica assomiglia piú a quella di Gesú, delle vedove o dei dottori?
Ma noi ringraziamo Dio che ci dá ancora un pó di salute. Secondo un pensiero moderno molto diffuso, pensare troppo ai problemi sociali non fa bene. Ogni tanto qualcuno mi manda messaggi e-mail che si esprimono piú o meno cosí: guarda il lato buono delle cose, perché fissare l´attenzione sul lato cattivo le peggiora. Io allora sono andato a fare una pescatina. Non ho preso niente, ma ho portato a casa le foto del fiume, che é un bel vedere.

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