9 marzo 2012

PER OMNIA SAECULA SAECULORUM

Foto: cascata nella chácara della parrocchia.
Questo é un post sull´eternitá, evidentemente. Un pó strano per me, ma in questi giori é il pensiero che mi ha "toccato".
Nessuno é insensibile al fascino di una cascata: evoca pensieri di eternitá. Per omnia saecula saeculorum. Noi ci sentiamo attratti, facciamo alcuni minuti di sosta a contemplarla. Poi ce ne andiamo, perché l´eternitá mette anche paura. Un altro pensiero che a volte mi coglie davanti a una cascata o a un fiume che scorre é che le creature umili lodano il Creatore semplicemente facendo quello che devono fare, senza tanti ragionamenti. “Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua - la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”.
L´8 di marzo, giornata delle donne, ho benedetto i resti mortali di Angelina Anastácio. Era il giorno del suo 74º compleanno. Fu domestica nella nostra casa parrocchiale assieme a sua sorella Clarice, negli anni 70, quando ero ad Itaberaí assieme a don Isacco. La Liga Catolica, a cui era associata da una vita, l´ha onorata con una notte di veglia funebre. Anima splendida per la sua umiltá, ha passato la sua esistenza servendo gli altri nascosta nelle cucine. Sempre nascosta e bisbigliando, serviva tutti: l´autentica grandezza cristiana, che io dimentico spesso.
Essendo uno dei “cittadini” piú anziani di Itaberaí, sono destinato a dare l´ultimo saluto a molti della mia generazione, finché non toccherá a me riceverlo. Memore delle inimicizie che mi sono guadagnato quando aiutavo i lavoratori rurali ad organizzarsi, non considero impossibile che un giorno o l´altro qualche signore “fervente cattolico” si alzi a sedere nella sua bara e mi dica: “Pussa via, diavolo di un comunista!” Ma io sono pronto anche a questo. Li amo, e non ho mai ricambiato l´odio con odio. Forse peró, dopo la morte le ombre della mente sono illuminate da un´altra luce, e le anime vedono ció che non avevano mai visto prima.
La chácara é un´ereditá di don Eligio. Serve per incontri di gruppi di questa e di altre parrocchie. Talvolta vengono anche da lontano. Un pezzettino di terra coperto da bosco e molte piante da frutta, soprattutto manghi. É bagnata dal Rio das Pedras, il fiume che ha ispirato il nome di Itaberaí (in lingua”tupi” significa “fiume dalle pietre brillanti”). L´acqua é ricca di simbolismi dell´alleanza di Dio con le sue creature: le acque primordiali su cui il “soffio di Dio” spirava. Le acque del diluvio e l´arcobaleno con cui Dio rinnovó l´alleanza a Noé. Quelle del Nilo e del Mar Rosso, e per ultimo il battesimo. Ma agli italiani piace il vino. È altrettanto biblico e, in una visione di fede, é di-vino: come dice la parola stessa!
Nella chácara ho partecipato all´incontro della Fraternitá di Charles de Foucauld. C´é ogni mese, ma io ci vado poche volte. Cos´é? Un movimento internazionale di spiritualitá formato da gruppi che seguono la “piccola via”. Vanta (si fa per dire, non si vanta mai) l´ispirazione di San Giovanni della Croce (XVI secolo), Santa Teresina di Lisieux (secolo XIX), e nel secolo scorso René Voillaume (fondatore dei Piccola Fratelli di Gesú), Soer Madeleleine (fondatrice delle Piccole Sorelle), Carlo Carretto (dei Piccoli Fratelli del Vangelo). Secondo questi mistici, per tuffarsi e immedersimarsi nel grande mistero della salvezza é piú centrale l´umanitá di Gesú che la sua natura divina: sono quei quasi trent´anni vissuti lontano dai giornalisti e dai reporter della Rai.
Avvertimento - Il lettore osserverá: “Imitare Gesú nel periodo che non é descritto dai Vangeli, significa lavorare di fantasia!” Esattamente. Ma nella predicazione - ritiri, esercizi spirituali, omelie - la fantasia abbonda quasi sempre anche quando si usano i Vangeli – e chiamiamola creativitá! Guardate, per vostro sollazzo, questa citazione di un´omelia degli anni 30 (del secolo scorso). É di un francese, l´ho trovata nei giorni scorsi usata come esempio in un saggio sui “linguaggi religiosi”. Il predicatore commenta la cura della figlia di Jairo, Marco 5, 35:
“La bimba di 12 anni era sdraiata su una stuoia, il capo sollevato da cuscini. Nella stanza, a mala pena illuminata, quel corpo cosí fragile ridotto dalla morte sembrava, visto attraverso il fumo aromatico che saliva dalle brace della tazza di terracotta, tutta una piccola cosa bianca sperduta tra i pizzi e i fiori. Gesú le si avvicina. Dolcemente prende una delle mani della bambina, e con molta semplicitá come era solita fare anche la mamma di lei quando la svegliava al mattino: “Bimba – le dice – alzati!”. Pietro fissó nella memoria le due parole che Gesú aveva pronunciato in aramaico, sua lingua comune. Egli le trasmise a Marco. Grazie a lui noi le conosciamo – Talitha cumi, disse. Talita, cioé bimba che sta crescendo. Cumi, alzati. La bambina era in piedi e andava e veniva nella stanza”.
Perché rivolgersi ai mistici, che la nostra cultura quasi sempre considera inutili, oziosi e incapaci? Non c´é spazio per spiegarlo, e in effetti non é necessario. Moltissime persone umili e anonime hanno seguito e seguono fedelmente il Vangelo senza essere monitorate e senza concedere interviste. A volte c´é un pó di affettazione, nei nostri ritiri e incontri, nella ricerca di questi santi famosi da citare. Ma qualcosa si impara sempre, anche se poi si seguono molto alla larga. Cercano una via di imitazione di Cristo accessibile a tutti.
Fratel Carlo scriveva: “É impossibile imitare Gesú fino in fondo: ha preso l´ultimo posto, e nessuno glielo puó rubare”. Indovinate il resto. Alla mentalitá moderna che esalta l´ego individualista, fa bene soffermarsi sulla scelta di Gesú, di mettersi tra gli ultimi per reintegrare tutti. Ad una cultura esclusiva ed escludente, la “piccola via” contrappone l´inclusione e la comunione con tutti i popoli, le culture, le religioni, le situazioni sociali, eccetera. Anzi, non contrappone neanche: semplicemente va in un´altra direzione con chi ci vuole andare. Santa Teresa del Bambino Gesú, che pregava e soffriva tutto il giorno per i missionari, fu la prima a scrivere nel diario: “Quando voi arrivate tra la gente della selva Dio é giá arrivato prima di voi e li ha giá salvati” (la citazione é a senso). Forse era moderna senza saperlo. Ma é morta a 24 anni, con gli ultimi anni a soffrire orribilmente soffocata da un male ai polmoni. E a spasimare per raggiungere Gesú nel Regno, per l´eternitá. Misteri della vita.

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