IL MESSAGGIO DEL TRANSATLANTICO
Ho annunciato la chiusura estiva, ma tutto congiura perché non avvenga. Accadono fatti interessanti, alcuni anche importanti per la vita di tutti, e a me viene voglia di registrarli sul blog. Perché ormai mi sono abituato a registrare qui. É diventato il mio diario. Non proprio privato, ma nemmeno pubblico, visto che ho rimandato i venti lettori a settembre prossimo. Nessuno sta leggendo.
La cronaca politico-economica italiana (e mondiale) di questi giorni mette in mostra la sconcertante fragilitá del modello di sviluppo. Lo hanno detto giá in tanti, da tanto tempo e tante volte. Ora si parla di una situazione da “titanic”. Il naufragio del Titanic é stato uno degli incidenti che ha piú impressionato la gente per tutto il secolo scorso. Ne sono giá stati fatti diversi film colossal, tutti con grande successo di biglietteria. L´ultimo uscí una decina di anni fa. Un amico mio, allora, commentó: “Alla gente piacciono questi film perché vi si identifica. Hanno la percezione di essere naviganti su una specie di Titanic che prima o poi affonderá”.
Noi italiani, originali per vocazione, abbiamo avuto il nostro “Titanic”: fu l´Andrea Doria, che era tutto nostro. Il suo naufragio non diventó famoso, ma fu terribile. Una volta tanti anni fa, durante un viaggio sul transatlantico Giulio Cesare, incontrai un marinaio che aveva vissuto e sopravvissuto quella tragedia, e che me la raccontó nei dettagli per due ore . La gente era al cinema e nelle sale da ballo quando la nave fu sventrata. Proprio come la nostra economia: si balla e ci si diverte, ma sotto si aprono delle falle e a chi tocca tocca. Peggio per chi si trova nei piani piú bassi.
É proprio questo il messaggio che ci stanno passando in questi giorni i grandi dell´economia politica: quelli dei piani alti del Transatlantico. La situazione, dicono, é irreversibile, sará brutta per tutti, ma i furbi, i cattivi, i disonesti, quelli che non hanno vergogna, in qualche modo se la caveranno al cinquanta per cento. Gli onesti pagheranno il conto piú salato.
Chi ha la fede di Gesú Cristo ed é abituato a scorrere le pagine dell´Esodo, dei Vangeli, dei Profeti, dei libri sapienziali e dei salmi, o della storia dei santi, sanno quanto questo sia l´esatto contrario del messaggio cristiano.
"Gli umili mangeranno e saranno saziati; quei che cercano l’Eterno lo loderanno; il loro cuore vivrà in perpetuo.
Tutte le estremità della terra si ricorderan dell’Eterno e si convertiranno a lui; e tutte le famiglie delle nazioni adoreranno nel tuo cospetto.
Poiché all’Eterno appartiene il regno, ed egli signoreggia sulle nazioni.
Tutti gli opulenti della terra mangeranno e adoreranno; tutti quelli che scendon nella polvere e non possono mantenersi in vita s’inchineranno dinanzi a lui.
La posterità lo servirà; si parlerà del Signore alla ventura generazione.
Essi verranno e proclameranno la sua giustizia, al popolo che nascerà diranno come egli ha operato". (Salmo 22, 29-32).
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