14 luglio 2012

DI RITORNO DALL´ITALIA

Di ritorno dall´Italia trovo la piantina di catléia pienamente fiorita. Con i fiori smangiucchiati dagli insetti, che hanno approfittato della mia assenza.
Da missionari, tornare in patria ogni anno é un lusso moderno. In gioventú era ogni tre anni,e giá era molto: ci fu un tempo in cui i missionari rimanevano in terre lontane per il resto della vita. Siamo cambiati, il mondo é diventato piccolo ed é cambiato pure il modo di vedere e vivere la missione. Il bello é che questo ci permette di rivivere la gioia di antiche amicizie, le passeggiate sui monti della nostra gioventú. E di essere un pó piú vicini ai familiari e persone care.
A proposito, quí la notte é piuttosto freddina. La mattinata é fresca fino alle undici. Il caldo colpisce forte tra le quattordici e le diciotto, poi si sta bene. Fa un pó impressione immaginare giornate torride perfino sulla montagna modenese, per non parlare della pianura e di Modena cittá. Eppure é cosí! Sono stato a Montese, nei giorni scorsi, ed era un di un caldo soffocante. Come anche oggi, forse: risulta da questa foto della web cam della Casa Protetta.
Questo mese in Italia mi é piaciuto. É vero che ho trovato una situazione un pó triste: la crisi, il terremoto, licenziamenti in grande scala, tante paure e ansie per il futuro. Ma anche molta solidarietá, generositá, gesti di coraggio. La vita é una lotta contro il male, il dolore e la morte. Credo che seguire di piú Gesú Cristo, formando comunitá cristiane che vivono il Vangelo e adottando i valori del Vangelo anche nella vita pubblica, sia la migliore ricetta per vincere, pian piano, questa lotta interminabile. Purtroppo non lo facciamo. Ho avuto anche la soddisfazione, tuttavia, di incontrare gruppi e persone singole che cercano di percorrere questo cammino.
Domani ricomincio la vita normale: sono giá legato all´agenda della parrocchia. Sabato: solo una messa e due battesimi. Avró tempo per visitare amici, portare i messaggi inviati da don Eligio e Nara, eccetera. Domenica due messe e 14 battesimi. Non é poi tanto, non c´é stress. Ringrazio vivamente tutti coloro che mi hanno visitato a Serramazzoni, o mi hanno invitato ai loro incontri, o ancora mi hanno offerto l´occasione di fare belle camminate sull´Appennino modenese. Spesso i discorsi rimangono senza conclusione, ma l´amicizia continua. Ciao a tutti.

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