Per cogliere il vero valore della Pasqua bisogna rifarsi alle origini. A Gesú Cristo. É il mistero della vita, morte e risurrezione di Gesú. Ed é sempre attuale. Egli continua a caricarsi sulle spalle la croce nella persona di tutti coloro che sono umiliati, calpestati, sballottati quá e la per il mondo, esclusi da una vita degna fin dalla nascita, torturati e uccisi ingiustamente. In lui si é realizzata la vittoria della vita sulla morte. “Dov´é, o morte, la tua vittoria?” Secondo il Nuovo Testamento, lo scopo di Gesú era formare “l´uomo nuovo” che cambia il mondo. Io credo che la vittoria della vita sulla morte continua ad accadere ogni volta che qualcuno decide di seguire Gesú fino in fondo, senza ipocrisie, compromessi e omertá. I piú antichi padri della Chiesa insegnavano che ci si prepara a vivere la Pasqua praticando il perdono e la caritá. Non basta darsi il titolo di cristiani, o di cattolici. Da duemila anni in qua, noi seguiamo quasi sempre i nostri piccoli interessi e ambizioni: carriera, visibilitá, una posizione dignitosa nella societá, il successo mediatico, la sicurezza economica, le comoditá e anche cose peggiori. La via maestra per comprendere la Pasqua é descritta, piú chiaramente che da ogni altro, da Paolo nella lettera ai Filippesi, 2, 5-8: Cristo, essendo Dio, non esitó a spogliarsi della divinitá e se ne svuotó, facendosi servo, simile a ognuno di noi. Seguí per questa via fino in fondo, fino alla morte in croce. Per questo il Padre lo risuscitó.
14 aprile 2014
BUONA PASQUA 2014
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